Era stato fatto scendere dal treno perché non aveva il biglietto. Lui, per protesta, si era dapprima messo a camminare sulle rotaie, poi, all’arrivo della polizia, si era sdraiato sui binari. Un egiziano di 26 anni è stato condannato questa mattina, 25 giugno, in Tribunale a 20 giorni per interruzione di pubblico servizio. Secondo la difesa del giovane egiziano, l’avvocato Sara Brienza, il ragazzo ha perso il controllo perché era in ansia per il fratello in Egitto. In quei giorni, infatti, era in corso la “primavera del Cairo” e la popolazione protestava duramente in piazza, chiedendo libere elezioni. Il 26enne doveva arrivare a Roma, per raggiungere l’ambasciata del Cairo e chiedere notizie del fratello rimasto in patria. Il controllore aveva riscontrato che il ragazzo non aveva il biglietto e lo aveva invitato a scendere. Solo con l’intervento della polizia il ragazzo era stato allontanato. Poco dopo, però, il 26enne stava camminando tra la neve sui binari, proprio davanti al treno per Roma. Nuovo intervento della polizia, ma lui insisteva e si era coricato sui binari, rimediando così una denuncia.