“Ricordiamo al consigliere regionale Marco Carini che la Provincia dal 20 maggio scorso – giorno della prima scossa – si sta occupando del coordinamento dei soccorsi e degli aiuti dei piacentini nelle aree terremotate”. L’assessore provinciale Massimiliano Dosi replica al consigliere regionale Marco Carini (Pd) che da Mirandola ha sollecitato la Provincia sul tema. “I nostri uffici stanno lavorando con tanto impegno e con poca pubblicità, come sarebbe auspicabile in simili situazioni.
Dal giorno della prima scossa la Provincia si è attivata – 24 ore su 24 – coordinandosi col dipartimento nazionale, per l’invio delle tende e di altri materiali stoccati al polo logistico Nord Italia di via Pennazzi”. “ Abbiamo inoltre già proceduto allo screening e all’organizzazione degli ‘invii’ sul posto di tecnici comunali e professionisti che si sono spontaneamente offerti di effettuare rilevamenti e di mettere a disposizione le proprie professionalità. Da stamattina a San Prospero e Cavezzo – nel modenese – sono già presenti alcuni tecnici dei comuni di Fiorenzuola e Pianello Valtidone che nei giorni scorsi avevano dato la propria disponibilità a effettuare le verifiche speditive (prime analisi) degli edifici lesionati. Nelle prossime settimane si conta di continuare a coordinare l’invio sul posto del personale necessario”. “La Provincia ha anche segnalato – tramite l’assessorato ai servizi sociali – la disponibilità di alcune strutture protette per l’accoglienza di anziani sfollati. Alcune di queste stanno già ospitando persone provenienti dai luoghi del sisma”.
“Per quanto riguarda il tema dei gemellaggi, rendiamo noto a Carini che la Provincia deve sottostare a quanto previsto dal Dicomac (Direzione Comando e Controllo), la sala operativa nazionale istituita dal dipartimento nazionale a Bologna per la gestione dell’emergenza. Detto questo, le città e i loro sindaci hanno massima libertà di gemellarsi – per il tramite dell’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci) – per dare seguito alle proprie singole iniziative comunali”.
“Come Carini certamente saprà – aggiunge Dosi – tutte le associazioni di protezione civile in servizio in questi giorni nei luoghi del terremoto devono rispondere a una precisa ‘sequenza di comando’, che comprende come anello della catena anche la Provincia di Piacenza, a cui compete il precipuo ruolo del coordinamento degli aiuti territoriali”.
“Più che apprezzabile l’impegno e la solidarietà che tanti liberi cittadini – svincolati da associazioni – in questi giorni stanno dimostrando. Va però detto che ogni iniziativa ‘privata’ è affidata alla libera volontà dei singoli e come tale estranea all’azione del coordinamento.
Sarebbe, ovviamente, preferibile agire sempre in sinergia, ma non possiamo certo impedire a chi manifesta particolare sensibilità alla causa dei terremotati di dare un proprio contributo. Le buone intenzioni manifestate da tanti in questi giorni sono lodevoli e il segno del grande ‘cuore’ piacentino. Bisogna però considerare che i volontari di protezione civile sono adeguatamente formati e assicurati e hanno competenze acquisite e certificate per operare in situazioni di crisi ed emergenza. Colgo l’occasione per invitare la cittadinanza a programmare gli aiuti: l’emergenza continuerà purtroppo per tutta l’estate, e oltre. Più che di concentrazione di aiuti i terremotati avranno bisogno di solidarietà continua e costante attenzione, anche nei prossimi mesi”.