Il deputato piacentino della Lega nord Massimo Polledri fa rotta su Reggio Emilia. Obiettivo: la conquista della segreteria emiliana del Carroccio al posto del segretario uscente Angelo Alessandri.
Domenica prossima nella città del Tricolore si terrà il congresso per l’area geografica che comprende le province di Piacenza, Parma, Reggio, Modena Bologna e Ferrara. E a quanto pare, Polledri vuole giocare un ruolo da protagonista. Il parlamentare piacentino, infatti, in questi giorni sta raccogliendo le firme necessarie per poter presentare la sua candidatura: entro venerdì mattina devono essere depositate almeno 100 sottoscrizioni da iscritti leghisti che abbiano almeno tre anni di militanza alle spalle. In totale, in Emilia sono 550 (sono anche coloro che hanno diritto di voto al congresso), di questi ben 180 sono di Piacenza. La nostra provincia si presenta quindi come ago della bilancia, resta da capire se ci sarà l’intenzione di appoggiare Polledri. Il quale potrebbe far pesare il consenso che riuscirà a coagulare attorno a sé anche in caso non riuscisse nella difficile impresa di raggiungere le 100 firme.
I suoi avversari, nel caso fosse in grado di correre alla segreteria emiliana, dovrebbero essere Riad Ghelfi di Modena, il deputato Fabio Rainieri di Parma (maroniano doc e grande favorito) e l’uomo che Alessandri cercherà di mettere al proprio posto (circola il nome del bolognese Alan Fabbri).
Già in passato Polledri aveva provato a conquistare questa carica, ma era stato sconfitto sul filo di lana e per pochissimi voti dallo stesso Alessandri. Si tratta di un incarico di grande rilevanza, anche in vista delle elezioni politiche del 2013, quando proprio la segreteria dell’Emilia avrà un’importante voce in capitolo sulle candidature.
ATTACCO AL PD – Ieri Polledri era a Roma, per partecipare al dibattito parlamentare. Al termine della giornata, il leghista si è scagliato contro i deputati piacentini del Partito democratico: «Paola De Micheli, Maurizio Migliavacca e Pierlugi Bersani, appartenenti alla maggioranza che sostiene il governo Monti, hanno salvato il finanziamento pubblico ai partiti votando contro l’emendamento presentato in aula dalla Lega nord. Ora, finalmente, si è capito chi bluffa e chi fa sul serio. L’atteggiamento della maggioranza è vergognoso. Si tratta delle stesse persone che prima hanno votato l’Imu sulla prima casa e poi sono andate in piazza a protestare a fianco dei sindaci. La Lega nord aveva proposto di devolvere l’ultima rata del rimborso elettorale del 2008 alle associazioni di volontariato e per aiutare le imprese in crisi, ma evidentemente per i deputati piacentini è più importante mantenere i privilegi che ascoltare il sentimento dei cittadini».