“Va di moda parlare male delle banche, ma la situazione esterna di crisi ha colpito pesantemente anche noi”. A parlare è Federico Ghizzoni amministratore delegato di Unicredit tornato nella sua Piacenza ieri per un incontro nell’ambito del percorso “Morigicultura – Incontri con personalità piacentine del mondo dell’economia, della scienza e dell’arte”. L’incontro ha preso la forma di un’intervista tenuta dal vicedirettore del Corriere della Sera Giangiacomo Schiavi, anch’egli piacentino. “La crisi ha colpito gli istituti bancari esattamente come ha colpito le imprese, le aziende e i cittadini. Abbiamo incontrato molta fatica a fare credito, è vero, ma presto torneremo a garantire il consueto sostegno”.
Ghizzoni ha aggiornato i presenti sullo stato della crisi: “Da una parte siamo più ottimisti rispetto a 3-4 mesi fa, dall’altra assistiamo ad un rallentamento della crescita dei prodotti interni lordi degli stati europei. Di sicuro posso dire che non siamo a rischio recessione”.
Passando al tema lavoro, Ghizzoni è entrato nel dettaglio del dibattito tra Governo e sindacati sull’articolo 18: “Il problema è la rigidità che contraddistingue il mercato del lavoro. Sarebbe necessaria maggiore flessibilità”. Ma la flessibilità a cui fa riferimento l’ad di Unicredit non deve essere intesa come una maggiore propensione al licenziamento. Piuttosto si parla di un vero e proprio turn over generazionale, che permetta un maggiore interscambio tra anziani e giovani. “Non si creano spazi liberi per i giovani né nuove opportunità”, conclude.