La Provincia di Piacenza unica in regione a stanziare risorse per il completamento orario delle scuole dell’infanzia statali. Anche quest’anno l’ente provvederà al finanziamento, per 68.126euro (oltre il doppio dell’anno scorso), che consentiranno a 14 sezioni di 8 scuole dell’infanzia di poter garantire la piena funzionalità del servizio. A beneficiare dei fondi: Bettola, Caorso, Carpaneto, Cortemaggiore, Gossolengo, Pianello, Podenzano, San Giorgio. “Per il terzo anno scolastico – spiega l’assessore provinciale Andrea Paparo – la Provincia interviene con risorse proprie per l’intervento di ‘completamento delle sezioni statali autorizzate part time’, facendo seguito alle richieste dell’utenza e considerando l’indiscussa valenza educativa delle scuole dell’infanzia. L’intervento è stato tra i primi atti disposti da questa amministrazione provinciale dal suo insediamento, per ‘l’ampliamento dell’offerta educativa territoriale di servizi per bambine e bambini da 3 a 6 anni’. Da notare che nel corso degli anni la Provincia ha provveduto a stanziare risorse sempre maggiori. Rispetto ai 30mila euro previsti nel 2010/2011, quest’anno scolastico abbiamo più che raddoppiato il finanziamento”. “Riteniamo – commenta l’assessore Paparo – che si tratti di un gesto concreto di aiuto e sostegno a un settore come quello delle scuole dell’infanzia che sul territorio piacentino sconta la mancanza di offerta di scuole comunali e, più in generale, un costante calo nelle risorse assegnate. A questo proposito la Provincia si è espressa in tutte le sedi competenti in modo netto e inequivocabile a difesa del nostro sistema scolastico territoriale. Il nostro sostegno ‘attivo’ alle scuole intende rimarcare – con la concretezza dei fatti – una posizione forte e chiara in difesa delle peculiarità territoriali del nostro sistema scolastico. Rimane critico il giudizio nei confronti degli interventi di contenimento e riduzione della spesa disposti a livello nazionale, operati con una metodologia che riteniamo poco rispettosa delle specificità territoriali e poco attenta a salvaguardare i sistemi virtuosi”.