Si terrà sabato 3 marzo l’atteso congresso provinciale della Lega Nord che cadrà in anticipo rispetto alla durata normale del mandato. La decisione è stata presa nel corso del direttivo nazionale del Carroccio che si è tenuto lunedì sera. Si tratta di un appuntamento particolarmente sentito dal popolo Padano, non solo perché cade alla vigilia delle elezioni Comunali che si terranno il 6 maggio e nelle quali – ormai è chiaro – la Lega Nord correrà da sola; ma anche perché, al centro come nelle periferie, nella Lega si sta consumando la dialettica interna tra “cerchisti” (seguaci di Umberto Bossi, quelli del cosiddetto cerchio magico) e “maroniani” (quelli più aderenti alla linea di Roberto Maroni); e quindi anche l’esito del congresso provinciale avrà riflessi su quello nazionale.
e quindi anche l’esito del congresso provinciale avrà riflessi su quello nazionale. Per la verità tale dicotomia a Piacenza non sembra avvertirsi in maniera così evidente. E’ decisamente più interessante capire come la partita dell’elezione del coordinatore provinciale sia strettamente collegata alla linea politica che il partito terrà alle prossime elezioni comunali. Nel partito si lavora per la riconferma di Pietro Pisani, che non ha ancora scilto del tutto le riserve ma che dovrebbe ripresentarsi.
E’ noto comunque che in questi ultimi anni, proprio sotto la guida Pisani, nella Lega hanno albergato due maxicorrenti, spesso e volentieri in conflitto tra loro: una facente capo alla segreteria, l’altra al deputato Massimo Polledri il quale non ha mai nascosto di pretendere alla carica di candidato sindaco. “E’ per questo che il congresso sarà occasione per potersi esprimere liberamente – ha commentato il deputato – e non, come spesso accade, la sede dove si spartiscono le poltrone”.
Sul fronte candidature, intanto, Pisani fa sapere: “Tra una settimana diremo il nome del nostro candidato”.