Stefano Cavalli, consigliere regionale della Lega Nord interviene sulla questione dell’Ausl di Piacenza ottantesima nella classifica delle Aziende sanitarie che tardano a pagare i fornitori. La scarsa o nulla liquidità – spiega Cavalli – rappresenta, per molte attività imprenditoriali, un grande problema che in diverse occasioni ne ha portato alla chiusura. La Pubblica Amministrazione, così facendo, spiega Cavalli, si rende complice della problematica.
IL COMUNICATO DI STEFANO CAVALLI
«L’AUSL di Piacenza è ottantesima nella poco gratificante classifica delle Aziende sanitarie che tardano a pagare i fornitori. In un momento di grande crisi come quello attuale, dove le banche (principali responsabili del problema) hanno fortemente ridotto il credito alle aziende, almeno le Pubbliche Amministrazioni dovrebbero dare il buon esempio. La scarsa o nulla liquidità rappresenta, per molte attività imprenditoriali, un grande problema che in diverse occasioni ne ha portato alla chiusura. È il colmo che la PA, anziché aiutare le aziende in difficoltà, si renda complice della problematica con tempi biblici per pagare le fatture. Se le aziende e le cooperative non incassano dai clienti e le banche non concedono loro credito queste non potranno pagare i dipendenti. Se i lavoratori non vengono pagati, non possono spendere e il circolo vizioso della crisi economica si fa sempre più stretto. È importante, anche per evitare il ripetersi di estremi e drammatici gesti di disperazione come quelli riportati dalle recenti cronache, che almeno gli Enti Pubblici che hanno meno difficoltà a ottenere credito dalle banche, siano più virtuosi, pagando i rispettivi fornitori in tempi equi.»