Il centrodestra attacca, il centrosinistra fa spallucce e risponde picche a tutti gli emendamenti proposti dall’opposizione. Questo il filo conduttore della seduta di Consiglio comunale di ieri che ha visto l’approvazione della variazione di bilancio. Tutta la maggioranza (Pd, per Pc con Reggi, Api, Pc Tutta, Prc) con l’Api ha votato a favore del provvedimento ricompattandosi dopo i mal di pancia che si erano evidenziati in sede di commissione. La coalizione di governo ha pure incassato l’appoggio di Gianni D’Amo (Pc Comune), negli ultimi anni sempre su posizioni critiche in tema di bilancio, ma ora sempre più desideroso di «concorrere alle scelte politiche del centrosinistra». L’Udc non ha partecipato al voto, mentre Pdl, Lega Nord e Pc Libera hanno votato contro.
Il fulcro della manovra, illustrata dall’assessore al bilancio Luigi Gazzola, è quel milione di euro destinato agli investimenti. Soldi derivanti da minori spese per 800mila euro e 144mila euro che arrivano da maggiori entrate, recupero degli arretrati di Irpef e Ici in particolare.
Circa 360mila euro – ha spiegato Gazzola – serviranno per la copertura dei minori introiti derivanti dagli oneri di urbanizzazione, «soldi che erano stati assegnati ad alcuni interventi e che quindi dovevano essere trovati per non mettere a rischio la loro realizzazione». Sull’acquisizione di aree e il recupero del verde, le novità riguardano la Besurica vicino al nuovo centro civico, ma anche l’area del vecchio distributore in viale Dante dove dovrebbe sorgere un giardinetto. Su quest’ultimo punto un ordine del giorno a firma di Guglielmo Zucconi (Pc Tutta) e Pierangelo Romersi (Pd), che chiedeva di ricavare nell’area il maggior numero di spazi auto per servire viale Dante, ha trovato ampie convergenze sia nella maggioranza che nell’opposizione con il sindaco Roberto Reggi che si è impegnato pubblicamente a verificare con gli uffici la possibilità di rendere la richiesta compatibile con il piano regolatore vigente.
Altri numeri: 50mila di rimborso imposte Ici, 100mila per la gestione Fondazione Teatri, 20mila per attività didattiche musei e biblioteche, 80mila per anziani, 5mila euro per la costituzione di una società che gestisca cascina San Savino, 310mila euro per il programma Erp, 70mila euro per il verde pubblico. Per le opere
pubbliche: manutenzione impianti sportivi, 100mila euro per attrezzare l’area via Morigi una volta completate le procedure di esproprio dell’area ex Camuzzi, 20mila per la messa a norma degli impianti igienici campo nomadi.
Un fronte che ha fatto notevolmente discutere e irritare il centrodestra è stato il capitolo sulle sanzioni. Previsti 5 milioni di introiti in sede di preventivo, ne sono stati riscossi 4 milioni «a causa del mancato funzionamento delle telecamere in via Sant’Antonino» ha precisato Gazzola.
Respinti tutti e quattro gli emendamenti presentati. Uno di Stefano Frontini che chiedeva di dirottare sulla cultura 50mila euro previsti per attrezzare un’area sosta per camper; e tre di Massimo Polledri (Lega Nord) che vertevano sull’utilizzo dell’aumento del gettito Irpef per creare ulteriori posti negli asili nido, uno per contrastare l’elusione fiscale dei nomadi del camp di Croce Grossa e il non assolvimento degli obblighi scolastici dei nomadi minori; infine uno che puntava su una gara ad evidenza pubblica per la gestione calore.
In sede di dichiarazioni di voto Polledri ha parlato di una variazione «che non guarda al futuro».
Pesanti critiche anche da Marco Tassi (Pdl): «Le risorse non sono utilizzate bene». Mentre il Pd, per voce del capogruppo Pierangelo Romersi, ha parlato di «variazione lodevole. Con poche risorse la giunta ha completato le opere previste».