“Quanto è stato dato da ENEL alla Regione e com’è stato utilizzato?”, lo chiede, con un’interrogazione, Andrea Pollastri (PdL).
Il caso riguarda la centrale idroelettrica di ENEL Green Power di Isola Serafini, che sfrutta l’acqua del fiume Po trattenuta dallo sbarramento artificiale lì presente.
La presenza della centrale comporta, da parte della società elettrica, il pagamento di un canone di compensazione ambientale concesso a Regioni, Provincie e Comuni limitrofi, corrispondente ad una quota stabilita per legge, che ogni gestore di impianti idroelettrici è tenuto a versare per la concessione e lo sfruttamento di acque pubbliche ed ha un valore stabilito in base ai kw prodotti.
Il 5 marzo 1993 ENEL presentò al Ministero dei Lavori Pubblici domanda di variazione della potenza nominale media di concessione e ottenne che le turbine della centrale passassero da 35 a 57 kw, tuttavia il canone versato è rimasto invariato al pre-1993.
È di questi giorni la notizia che, dopo quasi due anni di battaglia legale per ottenere il sovra canone, il cui valore è stimato intorno ai due milioni di euro, vi sarebbe la volontà di ENEL di pagarne almeno una parte.
“Ciò, però, – afferma Pollastri – sembra non sia vero per la Regione che avrebbe regolarmente ricevuto canone e sovra canone: intendo, quindi, sapere se ciò corrisponda al vero.”
“Voglio conoscere anche – prosegue – come sono state utilizzate le risorse provenienti dalla centrale di Monticelli, poiché, se da un lato è vero che si tratta di una compensazione a vantaggio di tutta l’Emilia-Romagna, ritengo sia opportuno che, nel nome del federalismo, queste stesse risorse vengano reimpiegate in Provincia di Piacenza, magari a beneficio della valorizzazione turistica del Po e dell’area circostante.”