All’appello mancano 1 miliardo e 600 milioni di euro. E’ quanto emerso durante l’incontro, al quale ha preso parte l’assessore regionale Alfredo Peri con i sindaci interessati: Fiorenzuola, Cadeo e Pontenure, organizzato dal presidente della provincia Massimo Trespidi. Sul tavolo i disagi dei pendolari piacentini, in particolare dopo la soppressione dell’Intercity che fermava a Piacenza e nei tre paesi, proveniente da Milano. Per rispondere ad un’oggettiva mancanza, l’assessore Peri ha ricordato i tagli effettuati dal governo sui fondi per l’acquisto di servizi da Trenitalia (pari al 70% del totale), ma ha assicurato che la Regione cercherà di sopperire, per quanto possibile, con risorse proprie.
Oltre alla soppressione dell’Intercity i sindaci hanno presentato anche una serie di punti critici, tra i quali: numerosi orari soppressi, la brevità dei tempi di coincidenza (tra un treno e l’altro) e la richiesta dei pendolari piacentini di poter essere esentati dal supplemento.
Dal canto suo Alfredo Peri, pur riconoscendo la validità dei rilievi, ha potuto rispondere solamente elencando altre mancanze, per lo più di natura economica, che anche la Regione è costretta a subire.
Su tutte la mancanza, rispetto allo scorso anno, di 1 miliardo e 60 milioni di euro, tagliati dal Governo, che normalmente sono destinati all’acquisto da parte dell’ente dei servizi di Trenitalia.
Ad oggi sono due i tavoli aperti: tra la Regione Emilia Romagna e con la stessa Trenitalia, ma in entrambi i casi, ha affermato Peri: “Non riceviamo risposte dai primi di settembre”.
Unica soluzione, così come avvenuto in Romagna, secondo l’assessore Mobilità e Trasporti, riguarda il potenziamento delle linee alternative, come quelle rappresentate dai bus (che costano decisamente meno all’Emilia Romagna: 2 euro a fronte di 8-9 euro a corsa rispetto ai treni).
Infine Alfredo Peri ha assicurato che il lavoro di concertazione, tra richieste del territorio, governo e Trenitalia, continuerà, anche se, ha dichiarato: “ Speriamo, auspichiamo, facciamo appelli, per chiedere al Governo di rimediare a questa condizione, altrimenti siamo ad un momento storico negativo. Al massimo dell’emergenza e dell’urgenza”.
TERZO PONTE – La visita di Alfredo peri a Piacenza era giustificata, prima ancora della problematica dei pendolari, dalla prosecuzione delle trattative e della pianificazione del progetto del Terzo Ponte sul fiume Po. Al riguardo l’assessore regionale ha assicurato che le procedure stanno andando a vanti e che il progetto, pur avendo sentito nei mesi scorsi tutte le parti in causa, non dovrebbe subire rallentamenti. E ha poi aggiunto: “Questo anche a fronte delle incertezze societarie che interessano Centropadane, il progetto del Terzo ponte va avanti rispettando le scadenze”.