“Non mi è impedito parlare. Quanto avvenuto a Piacenza è stato un motivo di opportunità”. A parlare così è il sindaco leghista di Verona Flavio Tosi, la cui assenza nei giorni scorsi al Festival del Diritto, dov’era atteso per un dibattito sul tema del ruolo dei sindaci, fece molto discutere. Tosi, che non aveva ancora chiarito personalmente la vicenda, ha risposto alla sollecitazione sollevatagli da Gad Lerner durante la trasmissione “L’infedele” alla quale è stato ospite in serata.
“A Piacenza, semplicemente, c’è una situazione di tensione tra l’amministrazione e il mio movimento. Tra sei mesi si vota…e quindi c’è stato un motivo di opportunità, niente di drammatico. E’ stata un po’ esagerata la cosa”.
La vicenda risale a venerdì 23 settembre, all’incirca verso le 17 del pomeriggio. In svolgimento c’era il Festival del Diritto e a quell’ora era prevista la partecipazione di Flavio Tosi, che sarebbe dovuto intervenire al dibattito con Michele Emiliano (Sindaco di Bari) e Irene Priolo (Sindaco di Calderara di Reno) al forum: “Come i sindaci comunicano con i cittadini”.
Ad aspettarlo non certo il gotha del movimento leghista piacentino, come spesso accade per l’arrivo degli esponenti di rilievo del Carroccio (in giro si vedeva solo un inquieto Stefano Cavalli, consigliere regionale) e questo, a posteriori, avrebbe già potuto far pensare in negativo.
Ma l’attesa del sindaco Roberto Reggi, così come del vicedirettore di Rai Tre Giuliano Giubilei (che avrebbe dovuto moderare il dibattito) hanno sopito i primi dubbi dei giornalisti in attesa di Flavio Tosi.
L’incontro comunque, come si sente affermare via via in crescendo durante l’attesa “non ingrana”. Il sindaco di Bari è in ritardo, ma ha avvisato, quello di Verona invece sembra sparito nel nulla. Almeno fino a quando non è stato lo stesso Reggi, dopo una breve consultazione con il consigliere Cavalli, a rendere nota la notizia: “Il sindaco Tosi non verrà, mi ha appena avvisato. Sembra che i vertici del suo partito si siano opposti al fatto che prendesse parte al Festival. Credo sia un’occasione persa di dialogo”. Censura interna o opportunità politica?. Il quesito, per ora, rimane.