Piacenza. Il consigliere regionale Andrea Pollastri (PdL) esprime parere negativo all’introduzione dei ticket sanitari. Gli emiliano-romagnoli, afferma Pollastri, saranno chiamati a contribuire, al risanamento della grave situazione in cui versa il Settore Sanitario attraverso il pagamento di un ticket sull’acquisto di medicinali e sulla prenotazioni di viste specialistiche. “La cosa più paradossale – prosegue – è che la nostra Regione non si accorge che i ticket si sono resi necessari proprio perchè una delle maggiori fonti di spesa del nostro Paese è la Sanità e che proprio alle Regioni sarebbe spettato il controllo e la progressiva riduzione della spesa in questo settore. La proposta emiliano-romagnola di aumentare le sigarette per recuperare le risorse necessarie dai ticket appare assurda – chiosa ironico Pollastri – Invece di lamentarsi o inventare soluzioni assurde sarebbe stato meglio se si fosse pensato di tagliare gli sprechi che ancora ci sono e trovare le risorse per non introdurre i ticket.”
COMUNICATO DI ANDREA POLLASTRI (PDL)
Pollastri: “La Regione vuol far pagare a tabaccai e fumatori il mancato controllo sui conti della Sanità”
Parere negativo di Andrea Pollastri (PdL) all’introduzione dei ticket sanitari che, da oggi, sono una realtà anche in Emilia-Romagna.
Gli emiliano-romagnoli, saranno chiamati a contribuire, al risanamento della grave situazione in cui versa il Settore Sanitario attraverso il pagamento di un ticket sull’acquisto di medicinali e sulla prenotazioni di viste specialistiche. La misura non interesserà chi ha malattie croniche o un reddito inferiore ai 36.152 euro, avrà, invece, una portata variabile in base alla fascia di appartenenza (tra 36.153 e 70.000 euro, tra 70.001 e 100.000, oltre i 100 mila euro) e alla prestazione richiesta, e tuttavia sarà compresa tra 1 e 15 euro.
“La Regione – spiega l’azzurro – accusa il Governo di aver imposto un ticket che nessuno voleva ma in realtà non si rende conto che, prima del retromarcia di Bersani degli ultimi giorni, anche la sinistra a livello nazionale era d’accordo con una Finanziaria, certamente dura, ma assolutamente necessaria per salvare il Paese dal tracollo. Oggi invece la CGIL ha dettato la nuova linea, quella dello scontro totale, una linea a cui il PD a tutti i livelli sta aderendo, non accorgendosi di fare il male del Paese.”
“La cosa più paradossale – prosegue – è che la nostra Regione non si accorge che i ticket si sono resi necessari proprio perchè una delle maggiori fonti di spesa del nostro Paese è la Sanità e che proprio alle Regioni sarebbe spettato il controllo e la progressiva riduzione della spesa in questo settore: Tremonti lo dice da anni ma l’Emilia-Romagna ha fatto “orecchie da mercante”, e non è stata in grado di porre un freno ad una spesa che è fuori controllo. Oggi che l Stato riduce il Fondo Sanitario Nazionale, cosa per altro già annunciata da quando, nel 2000, il Governo di centro-sinistra varò la prima forma embrionale di federalismo assegnando la materia sanitaria alle Regioni, si piangono lacrime di coccodrillo invece di fare il “mea culpa” per ciò che non si è fatto in questo decennio.”
“A fronte di questa evidenzia – chiosa ironico Pollastri – la proposta emiliano-romagnola di aumentare le sigarette per recuperare le risorse necessarie dai ticket appare assurda: il debito della Sanità è forse colpa di fumatori e tabaccai o di chi doveva controllare e non l’ha fatto? Invece di lamentarsi o inventare soluzioni assurde sarebbe stato meglio se si fosse pensato di tagliare gli sprechi che ancora ci sono e trovare le risorse per non introdurre i ticket.”