Dissesto idrogeologico. Pollastri: Dalla Regione poche risorse a Lugagnano

“Tanti per svariati milioni ed un contributo di soli 90mila euro, per quale motivo?”, è il quesito che Andrea Pollastri (PdL) pone alla Giunta di Viale Moro “Per capire le ragioni delle sistematiche discriminazioni nei confronti di Lugagnano.”

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Negli ultimi anni questo Comune è stato colpito da eventi meteorici di particolare rilevanza, il cui effetto è stato amplificato dall’incuria che per anni, in passato, ha interessato soprattutto l’area montana. 

Tali fatti, spesso accompagnati da fenomeni franosi, hanno causato ingenti danni alla viabilità, alle abitazioni private, alle colture e all’assetto del territorio, con la conseguente presenza di case evacuate, frazioni isolate e interventi urgenti resisi necessari per ripristinare i collegamenti verso il Capoluogo al fine di consentire di raggiungere i luoghi di lavoro ed i servizi essenziali (scuola, medico, uffici pubblici, ecc.).

A partire dall’aprile 2009 si sono segnalate numerose situazioni critiche, in particolare: lo sfollamento di una famiglia ancor oggi fuori casa, una frana nel Parco Provinciale, uno smottamento in Località Bacchetti di Sotto  che ha danneggiato la strada per la località Mulino, isolamento di una frazione abitata da diverse famiglie, rotture di briglie nel Rio Rugallo e nel Torrente Chero, chiusura della strada principale di accesso al Capoluogo, smottamenti e frane di notevole entità interessanti il tracciato stradale di collegamento tra Valchero e Valchiavenna, e, da ultimo, nel giugno scorso, l’interruzione della strada di Mulino del Duca e una portentosa grandinata che ha distrutto le colture agricole.

“In tutti questi casi – scrive il Consigliere Regionale – il Comune ha mandato richieste di intervento e contributo alla Regione per sostenere i costi di ripristino e messa in sicurezza di strade ed edifici e per interventi di regimazione delle acque e piccola ingegneria idraulica, oltre a quelli più importanti volti a garantire una stabilità definitiva all’assetto del territorio, ma non sono mai state accolte , se non nel caso della frana nel Parco provinciale, dove, a fronte dei 650mila euro necessari, ne sono concessi solo 90mila, utilizzati per un intervento palliativo dimostratosi inefficiente.”

“Nonostante gli organi tecnici della Regione – prosegue – abbiano suffragato in diversi casi le richieste avanzate dall’Amministrazione Comunale di Lugagnano, proponendo anche di inserire alcune situazioni nel piano della protezione civile, sembra che poi la Giunta abbia ignorato tale elenco di priorità: come mai ciò è avvenuto?”

“Nell’ottica di presidio e cura costante del territorio, come più volte ricordato dalla Regione stessa, – continua ancora – il Comune valdardese sta investendo cifre importanti per opere di ingegneria idraulica e regimazione delle acque superficiali per evitare che ad ogni pioggia vi siano dissesti, frane e smottamenti: intende la Regione concorrere a questo obiettivo’ E in caso affermativo, in che misura?”

“Sembrerebbe – chiosa l’azzurro – che Comuni limitrofi, magari politicamente più vicini alla Giunta Errani, oggettivamente a fronte di minori danni, abbiano ricevuto contributi milionari: ciò corrisponde al vero? E se si per quali motivi?”