Affollato incontro a Mezzano Scotti organizzato dal PdL di Bobbio, per affrontare i temi dell’attualità politica e delle future iniziative che gli azzurri metteranno in campo per allargare la partecipazione all’interno del partito.
Preceduto dagli interventi del coordinatore comunale Tino Bergamini e del consigliere comunale Bruno Ferrari, il coordinatore provinciale del Popolo della Libertà, l’on. Tommaso Foti, ha innanzitutto ringraziato gli organizzatori dell’iniziativa aggiungendo che “ pare che solo perché oggi c’è la crisi che la politica non vada in vacanza. In realtà la politica non conosce periodi di stasi se ci è chiara la missione che deve svolgere. Tutt’al più sono i politici che vanno in vacanza, ma come vedete io sono ancora qui”.
L’esponente del PdL ha quindi parlato della crisi internazionale “che colpisce l’economia mondiale” evidenziando come “al di là dei gufi che s’aggirano per l’Italia travestiti da economisti, ma che tolta la maschera mostrano il volto della vecchia politica politicante, vi sono un paio di indicatori che ci riguardano che ci consigliano di guardare avanti con speranza e fiducia”. “Mi riferisco – ha aggiunto Foti – al fatto che secondo un’indagine dell’ufficio studi di Mediobanca i ricavi della aziende italiane stanno tornando ai livelli precedenti del 2008, quindi prima dello scoppio della crisi, e che sempre lo stesso studio ci rassicura che le nostre aziende hanno un livello di debito che permetterebbe loro di non restare schiacciate nel caso in cui la crisi dovesse inasprirsi, i rendimenti dei Btp dovessero salire e gli istituti di credito aumentare i tassi d’interesse”.
“Un’opposizione priva di idee e di proposte – ha sostenuto l’esponente del PdL – vuole dipingere l’Italia come un Paese commissariato dalla Comunità Europea. E’ caso mai una sinistra che vorrebbe commissariare il contenimento della spesa pubblica, avendo come unico scopo quello di mantenere in piedi uno stato assistenziale e clientelare.”
” Ci sono momenti in cui – ha aggiunto Foti – in cui conta la sorte del Paese non quella del governo. Ci sono momenti in cui il bene del Paese viene prima dell’interesse di parte. E questo e’ uno di quei momenti, ma la sinistra non ha senso di responsabilità. Da Bersani e Di Pietro ci si aspetterebbe che si rimboccassero le maniche per aiutare l’Italia, e con essa l’Europa, ad uscire dalle difficoltà. Invece, come un disco rotto, l’opposizione non sa altro che chiedere le dimissioni di Berlusconi”.
“ In verità – secondo il coordinatore del PdL – l’opposizione è costretta a buttarla in rissa e ad alzare i toni dello scontro politico, nel patetico tentativo di cercare di nascondere agli italiani che, pur essendo guidata da politici di antico pelo (Bersani, Casini, Fini, Rutelli, Vendola) o che il pelo ce l’hanno anche nello stomaco (Di Pietro) non è in grado di dare vita ad un altro governo, né tanto meno di presentare proposte efficaci per affrontare la crisi.”
Spostando le sue riflessioni sulla situazione interna del Popolo della Libertà, Foti ha espresso l’auspicio che a breve sia possibile organizzare “il congresso sia dei circoli sia dei coordinamenti provinciali e regionali, per permettere ai dirigenti di avere una legittimazione ad operare che non viene solo dal vertice, ma anche dagli iscritti. Così pure le candidature di coloro che ambiscono a diventare sindaci dei comuni più importanti, delle regioni e delle province devono essere sottoposte al vaglio dell’opinione pubblica, attraverso le primarie”.