Una ricorrenza commossa e partecipata, caratterizzata dalla forte presenza dei giovani e da una folla ancor più numerosa rispetto all’anno scorso. Così il consigliere comunale Christian Fiazza, che oggi (come nel 2010) ha rappresentato l’Amministrazione piacentina a Bologna, descrive la commemorazione della strage del 2 agosto 1980.
Dapprima un momento istituzionale a Palazzo D’Accursio, sede del municipio felsineo, poi il corteo per le vie del centro storico e, in piazza, la cerimonia pubblica, che ha visto protagonisti anche i bambini delle scuole di Marzabotto, con la recita di poesie e il lancio di palloncini. “Il messaggio che è emerso, al di sopra di ogni altro, è stato il rifiuto netto e deciso nei confronti di qualsiasi atto stragista, al di là del colore politico, della matrice di destra o sinistra. In questo senso – racconta il consigliere Fiazza – è stata espressa e ribadita una sincera vicinanza alla Norvegia, per la recente tragedia costata la vita a decine di vittime innocenti, in un ideale abbraccio tra comunità che hanno vissuto il medesimo dolore, lo stesso inesorabile sgomento”.
Un concetto, quello dell’unità nella memoria, che è ritornato nelle parole del sindaco Virginio Merola: “Nel suo discorso – spiega Fiazza – ha usato un’espressione a mio parere molto bella, parlando di intelligenza del cuore per richiamare la necessità che anche una rappresentanza del Governo fosse presente oggi. Il che, per il secondo anno consecutivo, purtroppo non è avvenuto. Anche per questo, accantonando ogni polemica o contrapposizione, credo sia stato importante richiamare il valore della condivisione e del ricordo che non deve avere fazioni né essere oggetto di strumentalizzazioni, ma appartiene a tutti, allo stesso modo”.