Anche il Pdl sembra essersi convertito alle Primarie. O quantomeno il suo coordinatore provinciale Tommaso Foti, che in mattinata le ha proposte al partito per individuare il prossimo candidato sindaco al comune capoluogo. Primarie nel Pdl prima e poi primarie di coalizione. Perché una cosa è certa: il Pdl non intende rinunciare alla possibilità di esprimere un nominativo per il candidato. “Siamo un partito grande” ha detto Foti, “il perno del centro destra. Abbiamo il diritto – dovere di sottoporre agli alleati un nome”. Anche di questo si parlerà nei tre giorni organizzati dal partito per testare il polso alla base.
Le primarie nel centro destra sono state ben accolte dal Partito democratico, che si sente un precursore in questo senso. “Benvenuti nel club dei democratici”, ha scherzato l’onorevole Paola De Micheli. Ma se dalla parte avversa non si sentono ancora critiche evidenti, ma semmai aperture è dagli alleati del Pdl che si riscontrano le maggiori freddezza. In primis quelle della Lega Nord, che per ora, per bocca del segretario provinciale Pietro Pisani, chiude la porta a questa proposta: “E’ molto presto, adesso è tutto in divenire. Tutto è soggetto a variazioni, non si parla assolutamente. Per adesso pensiamo alle ferie”. Non potevano mancare le obiezioni dell’Italia dei Valori per bocca del Consigliere provinciale Samuele Raggi. Che pur riconoscendo la validità delle Primarie, le trovano contraddittorie all’interno del Pdl: “Noi abbiamo fatto le Primarie per eleggere il segretario nazionale. Il Pdl più che un partio sembra un’azienda privata gestita in modo privatistico”.
Infine, l’ago della bilancia sarà rappresentato dai centristi, che potrebbero prendere parte alle primarie di centro destra. In questo caso l’idea è stata accolta con soddisfazione dal coordinatore del Terzo Polo, Pierpaolo Gallini: “apprezziamo sicuramente lo sforzo e la lungimiranza di Foti, che si è messo in un’ottica di grande considerazione grande rispetto”.