Piacenza in Lega Pro. Garilli: \”non iscrivo la squadra\”

Lega Pro e abbandono della famiglia Garilli, tutto in una notte. Il Piacenza non riesce a salvarsi sul campo, finisce per pareggiare 2-2, viene retrocesso in Lega Pro e nello stesso momento il presidente Fabrizio Garilli decide di mettere la squadra in vendita e cercare qualcuno che possa subentrare entro il 30 giugno termine ultimo per l’iscrizione al campionato. Una serata veramente nera per il Piacenza che parte malissimo, va sotto di 2 reti. Il secondo tempo è tutto all’assedio. Fa gol Cacia su rigore e dopo il gol di Graffiedi si riaccende la fiammella della speranza. Il Piacenza continua a buttare il pallone in mezzo, qualche mischia ma non riesce a passare e l’Albinoleffe si salva e alla fine la sorpresa delle dichiarazioni di Garilli che era comunque deciso a lasciare anche in caso di salvezza. Finisce un’era mentre si attende di conoscere il futuro del Piacenza.

Radio Sound

IL MESSAGGIO DI FABRIZIO GARILLI – ascolta AUDIO in allegato

Mio padre ha acquistato il Piacenza Calcio nel luglio del 1983. La squadra era appena stata retrocessa in C2. Nel campionato ’83-’84 la squadra ritorna in serie C1. Nel successivo campionato ’84-’85 perdiamo lo spareggio promozione con il Lanerossi Vicenza e quindi la squadra si classifica seconda rimane in C1.

Il 14 aprile 1986, cioè nel corso del campionato successivo, in seguito a intercettazione telefoniche, prende il via a Torino un inchiesta chiamata “scandalo scommesse 1986” che nel giro di pochi giorni, portò in carcere diversi personaggi del mondo del calcio. Nell’ambito dell’inchiesta in seguito a specifica confessione di un dirigente dell’epoca, viene accertato che lo spareggio dell’84-85 era stato falsato a nostro danno. A quel punto a campionato ’85-’86 quasi terminato, non si ritenne possibile reinserire il Piacenza Calcio in serie B. Oggi mi sembra di rivivere lo stesso film.

La recente inchiesta della magistratura, per l’ennesima volta, ha fatto emergere un calcio violentato da scommesse illecite. Il magistrato ha dichiarato che il campionato 2010-2011 risulta falsato. Abbiamo richiesto immediatamente di sospendere la disputa dei playout, sul presupposto che fosse necessario accertare i fatti prima di concludere il campionato in corso. Abbiamo anche fatto presente che, proprio in seguito alle notizie emerse dagli organi di comunicazione, la nostra società non era in grado di adempiere alla stessa norma federale che prevede l’obbligo di schierare la migliore squadra in campo. Le nostre richieste non sono state accolte.

Sono 29 anni che la mia famiglia è alla guida del Piacenza Fc. In questi anni abbiamo alternato momenti di gioia ad altri di dispiacere, ma nel complesso ritengo che siamo riusciti a mantenere la nostra squadra e il nome di Piacenza sempre ad alti livelli.

Da 20 anni siamo tra le 11 società a non essere state retrocesse in serie C. Per fare questo abbiamo profuso oltre 100 milioni di euro nel Piacenza Calcio. Abbiamo creduto in un calcio pulito e lo abbiamo dimostrato anche attraverso messaggi chiari e tangibili. Siamo stati la prima squadra ad avere come sponsor ufficiale l’Unicef, abbiamo proposto uno stadio privo di barriere, siamo stati la squadra più giovane del campionato, ci siamo sempre comportati nel rispetto delle leggi sportive, evitando di fomentare polemiche anche quando forse ne avremmo avuto diritto. Quanto sta accadendo contrasta con la mia mentalità e con quella dei miei collaboratori e dell’attuale Piacenza Calcio.

Per questi motivi rendo noto alle istituzioni, ai tifosi, e ai piacentini tutti che oggi non mi sento di iscrivere la squadra alla categoria inferiore di Lega Pro. Poiché mi rendo conto che tale decisione potrebbe comportare un grave pregiudizio per lo sport piacentino e considerato che in questi ultimi tempi leggo ripetutamente che ci sarebbero imprenditori locali interessati alla squadra, che ancora non ho avuto il piacere di conoscere, invito chi fosse realmente interessato, a manifestare subito e apertamente le proprie intenzioni, poiché in questo momento il termine ultimo per l’iscrizione al campionato 2011-2012 è il 30 giugno 2011. A tale fine ricordo che mio padre comprò la società senza esperienza alcuna nel mondo del calcio in tre giorni.

 

Albinoleffe – Piacenza 2-2  ASCOLTA – Radiocronaca di Andrea Amorini

Primo tempo: Squadre in campo alle 20:45. L’arbitro fischia l’inizio del gioco. Cross pericoloso di Regonesi, Anaclerio chiude di testa, 8′. Calcio di punizione per l’Albinoleffe a 10 metri dall’area; Previtali liberissimo in area viene servito, appoggia per Girasole davanti alla porta che può mettere in rete comodamente, 9′. Calcio di punizione per il Piacenza a 4 metri dall’area; Tiro di Guzman deviato in angolo, 14′. Calcio d’angolo per l’Albinoleffe, Previtali di testa manda alto sopra la traversa, 18′. Ammonito Conteh per un fallo su Bombardini che stava chiudendo un bel triangolo, 26′. Calcio di punizione per il Piacenza sulla facia destra; Guzman mette in mezzo, Layeni blocca, 28′. Cambio per il Piacenza, esce Conteh zoppicante entra Zammuto, 30′. Altro cambio per il Piacenza, dentro Piccolo fuori Marchi, 32′. Contropiede dell’Albinoleffe con Girasole che lancia verso l’area, tiro di sinistro di Grossi dal limite e palla in rete, 34‘. Cross di Piccolo troppo sul portiere, Layeni blocca, 37′. Cocco non aggancia un palla davanti alla porta, 40′. Tiro di sinistro di Cacia deviato, alto di poco sopra la traversa, 41′. Terzo calcio d’angolo per il Piacenza; Palla sul secondo palo, Anaclerio non trova la porta, 41′. Ammonito Previtalo per un fallo su Bianchi, 43′. L’arbitro fischia la fine del primo tempo dopo un minuto di  recupero, 46’.

Secondo tempo: Squadre in campo alle 21:45. Lancio di Previtali per Grossi che entra in area dalla sinistra, temporeggia troppo e l’azione svanisce, 2′. Calcio di rigore per il Piacenza per un fallo di Piccinni, che viene anche ammonito, su Cacia; Dal dischetto Cacia mette in rete, 3′. Ammonito Piccolo per aver recuperato la palla ed aver scaturito un principio di rissa, 4′. Cross di Cacia dopop un tunnel, Bianchi di testa a pochi passi dalla porta mette a lato, 5′. Cacia salta un difensore e mette in mezzo per Graffiedi che di testa gira verso la porta, Layeni è bravo a bloccare a terra, 8′. Cross di Previtali dalla destra, Piccinni di testa mette di poco sopra la traversa, 9′. Calcio di punizione per l’Albinoleffe a 8 metri dall’area, tiro di Regonesi sotto il sette, Cassano devia in calcio d’angolo, 10′. Cross di Anaclerio, Guzman prova di testa guadagnando un calcio d’angolo, 13′. Ammonito Cocco per aver alzato un gomito su un contrasco con Zammuto, 14′. Rickelr chiude bene un cross di Regonesi, 18′. Ammonito Zenoni per aver steso Bombardini, 20′. Anaclerio perde palla ma è Bianchi a recuperarla con Previtali che si lascia cadere in area, Cacia salta un uomo ma è in mezzo a 4 giocatori e guadagna il fallo, Ammonito Lebran, 21′. Calcio di punizione per il Piacenza, Guzman tira alto, 23′. Cambio per il Piacenza, dentro Guerra fuori Guzman, 19′. Cambio per l’Albinoleffe, dentro Bergamelli fuori Girasole, 26′. Cross dalla destra, Graffiedi tira al volo, sfera che tocca la traversa ed entra in rete, 31′. Ammonito Graffiedi per un fallo da terra, 33′. Cambio per l’Albinoleffe, dentro Cisse fuori Grossi, 34′. Cambio per l’Albinoleffe, dentro Foglio fuori Bombardini, 41′. Pallonetto di Guerra per Graffiedi in area, tocco di bano di Bergamelli ma l’arbitro lo giudica involontario, 42′. Cross dalla destra in area, Layeni in due tempi, 42′. Cross dalla sinistra, Layeni sbaglia l’uscita ma l’arbitro fischia un fallo di Cacia inesistente, 43′. 3 minuti di recupero segnalati dal quarto uomo, 45′. Rickler di testa Guerra controlla in area ed appoggia per Rickler che prova il tiro dal limite, Layeni blocca a terra il tiro centrale, 45′. L’albinoleffe controlla la sfera, l’arbitro fischia la fine del gioco, 48′. Il Piacenza retrocede in Lega Pro.

A fine gara le parole del Presidente Garilli. ASCOLTA AUDIO IN ALLEGATO

Garilli abbandona; entro il 30 giugno il Piacenza deve iscriversi al campionato di Lega Pro.

 

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