“Per poter avviare l’iter del ‘Piano programma energetico provinciale’ la Provincia di Piacenza è in attesa delle linee guida regionali per i diversi sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili. Il rischio di partire ora è di dover poi rivedere approfonditamente – se non rifare – il lavoro svolto in anticipo rispetto all’emanazione dei criteri regionali”. Così l’amministrazione provinciale puntualizza le ragioni per cui la procedura di realizzazione del Piano provinciale dell’energia, così come sollecitata ieri dal segretario provinciale della Cgil Paolo Lanna, è in stand by.
“Il decreto ministeriale del settembre 2010 – spiega l’amministrazione di palazzo Garibaldi – stabilisce che spetta alle Regioni l’individuazione delle aree e dei siti non idonei per l’installazione degli impianti da fonti rinnovabili. Rispetto a questo indirizzo la Regione Emilia Romagna ha – ad oggi – solo deliberato sul fotovoltaico le aree e i siti per l’installazione dei pannelli. La delibera è la 28 del 6 dicembre scorso. Rimangono ancora da prendere in considerazione le altre fonti energetiche rinnovabili. Occorre inoltre precisare che, oltre alle linee guida regionali, siamo in un periodo di grande fermento legislativo nazionale, i conti energia hanno raggiunto quota quattro e la firma dell’ultimo, ad opera del ministro Paolo Romani, è del 5 maggio scorso.
Ricordiamo che il centrodestra, fin da quando sedeva all’opposizione, pretendeva che il Piano energetico fosse adottato contestualmente al Ptcp, cosa non avvenuta.
Purtroppo questa amministrazione si è insediata solo al momento delle osservazioni e questo non ha consentito modifiche sostanziali al documento pianificatorio, pena la ripubblicazione del piano con inevitabili lungaggini e aggravi di costi”.