Si sono dichiarati «preoccupati e arrabbiati per il silenzio del Governo». E intendono «sollecitare il ministero della Difesa a rispondere alla proposta avanzata dall’amministrazione comunale sulle aree militari». «Vogliamo avere indicazioni precise per stendere il Piano strutturale comunale (Psc)», cioè il «vero obiettivo politico da centrare entro la fine del mandato» . Sono queste le ragioni che hanno indotto tutti i gruppi della maggioranza in Consiglio comunale (Pd, lista civica per Pc con Reggi, Prc e Pc Tutta), ad eccezione di Api, a presentare una mozione in cui chiedono alla giunta e al sindaco di «tutelare in tutte le sedi la presenza di uno stabilimento militare a Piacenza, la professionalità dello stesso e l’occupazione di chi vi opera, attraverso una riorganizzazione ed un nuovo piano industriale». La mozione, che nelle premesse critica l’atteggiamento del ministero della Difesa per la mancata risposta e lo bolla come «superficiale» («nonostante le richieste rivolte anche tramite i parlamentari piacentini del centrodestra – c’è scritto – né il ministro né il sottosegretario sono venuti a Piacenza né si sono resi disponibili a ricevere una delegazione per trattare il tema»), chiede anche che l’esecutivo si adoperi per ottenere altre due garanzie: che per il «Polo di Mantenimento Pesante venga effettuato un congruo numero di assunzioni in deroga di figure tecniche, come già fatto per gli stabilimenti della Marina, che consentano di far fronte alla perdita di professionalità che i progressivi pensionamenti di personale stanno determinando»; e di chiedere «al ministero della Difesa e a quello del Tesoro l’iscrizione dell’area ex Pertite nell’elenco di beni immobiliari disponibili per essere ceduti al Comune, al fine di realizzarvi un parco».