“Non è casuale che molti primi cittadini, all’indomani della sentenza della Consulta che ha sancito l’illegittimità costituzionale delle ordinanze sindacali non contingibili e urgenti in materia di sicurezza, abbiano definito prevedibile il pronunciamento della Corte”: lo ha ribadito oggi, al convegno di Verona cui ha preso parte anche il Ministro dell’Interno Roberto Maroni, il sindaco di Piacenza Roberto Reggi, in qualità di vicepresidente nazionale di Anci e Fisu.
“Già in fase di stesura del Decreto Maroni del 2008, l’associazione dei Comuni aveva evidenziato la necessità di un quadro normativo più ampio e strutturato, che non limitasse l’azione dei sindaci a una serie di interventi parcellizzati. Sollecitazioni – prosegue Reggi – si rivelano più che mai attuali, rendendo urgente sia l’approvazione dei regolamenti comunali nei quali molte ordinanze, attualmente invalidate, potranno trovare nuova legittimazione, sia il pieno riconoscimento della sicurezza urbana quale funzione fondamentale delle Amministrazioni cittadine. Un compito che dev’essere attribuito ai sindaci non più in quanto ufficiali di governo, bensì disciplinato per legge o nel redigendo codice delle autonomie”.
Reggi ha sottolineato che, “al di là delle generalizzazioni sui cosiddetti sindaci sceriffi, all’azione repressiva devono invariabilmente affiancarsi la prevenzione e l’educazione alla legalità. In un contesto che marca nettamente il distacco tra sicurezza reale e percepita, sono infatti concreti i rischi di un modello culturale che può favorire provvedimenti estemporanei e demagogici. Anche per questo – ha spiegato il sindaco di Piacenza – è essenziale che si attuino politiche integrate tra le diverse istituzioni, ricordando che le città sono oggi punto di confluenza di fenomeni, dall’immigrazione alle nuove povertà, che in misura crescente possono generare disagio. Ed è in primo luogo al sindaco che ogni comunità rivolge la richiesta di garantire la sicurezza, intesa non solo come presidio del territorio, ma anche come attività di riqualificazione urbana che favorisca l’inclusione e la coesione sociale”
“Il bisogno di sicurezza – conclude Reggi – non ha colore politico, ma richiede una strategia complessiva che, per essere efficace, deve dare fondamento giuridico a una nuova distribuzione dei poteri tra centro e periferia, valorizzando il ruolo delle città e fornendo, ai sindaci, gli strumenti adeguati. Tenendo conto, come lo stesso Ministro Maroni ha promesso di recente, della necessità di allentare i vincoli di spesa che gravano sui Comuni, ad esempio escludendo gli investimenti sulla sicurezza dal Patto di stabilità“.