Comunicato dell’esecutivo provinciale del Partito Democratico di Piacenza
E’ con grande stupore che assistiamo alle dure prese di posizione di questi giorni della minoranza del Comune di Coli e degli esponenti della Lega Nord dell’alta Val Trebbia. La disponibilità all’accoglienza dimostrata dal sindaco di Coli Massimo Poggi, per far fronte a un problema che deriva da una crisi umanitaria internazionale, terrà sicuramente conto del parere dei propri cittadini.
Se la popolazione di Coli riterrà civilmente e democraticamente non opportuna l’accoglienza di alcuni cittadini immigrati, siamo sicuri che l’amministrazione comunale comunicherà a chi di dovere l’impossibilità di ricevere le persone provenienti dalla Sicilia. Il vero tema da mettere in evidenza è che tanti amministratori locali sono stati lasciati soli di fronte ad una situazione di emergenza dal comportamento incoerente del governo e dalla mancanza di coordinamento dell’attuale amministrazione provinciale.
Forse quelli che oggi si scagliano con tanto inutile odio contro l’arrivo dei profughi, dimenticano che queste persone sono stati inviate in Emilia Romagna ed a Piacenza proprio dal loro governo, quello che in campagna elettorale prometteva a tutti che mai avremmo assistito inermi agli arrivi di immigrati da sud e da Est. Qualcuno addirittura si spingeva più in là, illudendo gli elettori che speravano in una politica dura e pronta a respingere qualunque esodo proveniente dai paesi più poveri.
Di fronte all’emergenza, il governo di centrodestra ha gestito la situazione in maniera del tutto inadeguata, con decisioni tardive e spesso in contraddizione, il riflesso delle divisioni politiche al suo interno. Alla fine proprio è stato proprio l’esecutivo Berlusconi e del ministro Maroni a scegliere di distribuire sul territorio i migranti, invitando gli enti locali a farsi carico della situazione. In questo senso non si può non rimarcare l’incapacità della Provincia governata dal centrodestra di assumere in queste settimane quel ruolo di guida e di affiancamento ai comuni, che le spetterebbe.