In queste poche righe vorremmo narrarvi una nuova storia sul ciclo dei rifiuti e che noi del Movimento5Stelle fieramente proponiamo nei nostri programmi elettorali.
L’idea base è: cambiamo radicalmente metodologia e finalmente diminuiamo le bollette dell’immondizia.
Innanzi tutto per applicare una giusta tariffa sullo smaltimento dei rifiuti – la TIA – come stabilito dal decreto Ronchi, occorrerebbe calcolare i ricavi provenienti dalla vendita del vetro, della carta, dell’alluminio, dell’umido e della plastica e sottrarli ai costi di gestione del processo. In questo modo, a differenza di quello che succede oggi, ecco che ci allineeremmo alle normative europee in materia di smaltimento dei rifiuti e, soprattutto, in questo modo la bolletta diminuirebbe, premiando il cittadino per l’impegno che dedica a differenziare i rifiuti.
Le notizie che si stanno susseguendo in questi giorni, riguardanti gli aumenti delle tariffe a causa dell’introduzione del sistema Porta a Porta sono scorette, frutto di una visione di Iren nella gestione rifiuti ormai anacronistica, superata nei modi e nelle tecnologie e di una variabilità degli importi delle tariffe il più delle volte incomprensibile.
Vogliamo ricordare le parole pubblicate sul blog di Beppe Grillo: “La più grave accusa che si può fare alla politica, alla burocrazia che ne è figlia, alle municipalizzate e alle società concessionarie che ne sono la diretta emanazione, è di essere incapaci di gestire la cosa pubblica, quello per cui sono pagate. I “rifiuti” spesso sono un alibi per la costruzione di inceneritori, una scusante per creare discariche.”
A Cesena alla manifestazione Woodstock 5 Stelle, i cittadini hanno dimostrato che si può riciclare il 91% dei cosiddetti “rifiuti”. Cosiddetti, in quanto non esistono “rifiuti” in natura, ma materie prime secondarie che possono essere vendute. In due giorni i circa 200.000 partecipanti a Woodstock 5 Stelle hanno prodotto “rifiuti” pari a una città come Forlì (117.000 abitanti), mangiando per due giorni consecutivi, li hanno riciclati quasi interamente e venduti con un ricavo per l’organizzazione di circa 1.800 euro. Se può farlo il MoVimento 5 Stelle può farlo qualunque amministrazione pubblica.
Alla strategia “Rifiuti Zero” hanno gia’ aderito i comuni di Capannori (LU), Colorno (PR), Monte San Pietro (BO), Corchiano (VT),Aviano (PN), Seravezza (LU), Giffoni Sei Casali (SA) e anche Monsano (AN) aderisce alla strategia internazionale “Zero Waste”, in linea con quanto proposto dall’associazione nazionale dei comuni virtuosi (di cui il sindaco di Monsano è presidente). L’idea è quella di proporla al più presto anche a Rottofreno se la nostra lista civica riuscirà ad affermarsi alle prossime elezioni amministrative.
Il Movimento 5 Stelle a gamba tesa sulla questione rifiuti. In una lunga nota gli uomini di Grillo ribadiscono come applicare una giusta tariffa sui rifiuti sarebbe possibile. Certo, ci vorrebbe l’impegno e la buona volontà di molti, in primis della politica.
COMUNICATO STAMPA:
In queste poche righe vorremmo narrarvi una nuova storia sul ciclo dei rifiuti e che noi del Movimento5Stelle fieramente proponiamo nei nostri programmi elettorali.
L’idea base è: cambiamo radicalmente metodologia e finalmente diminuiamo le bollette dell’immondizia.
Innanzi tutto per applicare una giusta tariffa sullo smaltimento dei rifiuti – la TIA – come stabilito dal decreto Ronchi, occorrerebbe calcolare i ricavi provenienti dalla vendita del vetro, della carta, dell’alluminio, dell’umido e della plastica e sottrarli ai costi di gestione del processo. In questo modo, a differenza di quello che succede oggi, ecco che ci allineeremmo alle normative europee in materia di smaltimento dei rifiuti e, soprattutto, in questo modo la bolletta diminuirebbe, premiando il cittadino per l’impegno che dedica a differenziare i rifiuti.
Le notizie che si stanno susseguendo in questi giorni, riguardanti gli aumenti delle tariffe a causa dell’introduzione del sistema Porta a Porta sono scorette, frutto di una visione di Iren nella gestione rifiuti ormai anacronistica, superata nei modi e nelle tecnologie e di una variabilità degli importi delle tariffe il più delle volte incomprensibile.
Vogliamo ricordare le parole pubblicate sul blog di Beppe Grillo: “La più grave accusa che si può fare alla politica, alla burocrazia che ne è figlia, alle municipalizzate e alle società concessionarie che ne sono la diretta emanazione, è di essere incapaci di gestire la cosa pubblica, quello per cui sono pagate. I “rifiuti” spesso sono un alibi per la costruzione di inceneritori, una scusante per creare discariche.”
A Cesena alla manifestazione Woodstock 5 Stelle, i cittadini hanno dimostrato che si può riciclare il 91% dei cosiddetti “rifiuti“. Cosiddetti, in quanto non esistono “rifiuti” in natura, ma materie prime secondarie che possono essere vendute. In due giorni i circa 200.000 partecipanti a Woodstock 5 Stelle hanno prodotto “rifiuti” pari a una città come Forlì (117.000 abitanti), mangiando per due giorni consecutivi, li hanno riciclati quasi interamente e venduti con un ricavo per l’organizzazione di circa 1.800 euro. Se può farlo il MoVimento 5 Stelle può farlo qualunque amministrazione pubblica.
Alla strategia “Rifiuti Zero” hanno gia’ aderito i comuni di Capannori (LU), Colorno (PR), Monte San Pietro (BO), Corchiano (VT),Aviano (PN), Seravezza (LU), Giffoni Sei Casali (SA) e anche Monsano (AN) aderisce alla strategia internazionale “Zero Waste”, in linea con quanto proposto dall’associazione nazionale dei comuni virtuosi (di cui il sindaco di Monsano è presidente). L’idea è quella di proporla al più presto anche a Rottofreno se la nostra lista civica riuscirà ad affermarsi alle prossime elezioni amministrative.
La strategia “Rifiuti Zero” – affermano il sindaco di Monsano Gianluca Fioretti e l’Ass. all’Ambiente Dante Danti – “non rappresenta un’utopia, ma una forte e concreta assunzione di responsabilità, verso la riduzione della produzione del rifiuto e contro gli inceneritori. Un preciso impegno, progettuale e naturalmente politico, che coinvolgerà tutta l’Amministrazione comunale e la Comunità monsanese, nella certezza che anche attraverso una corretta gestione della “risorsa-rifiuto” passa e si accresce la consapevolezza che il modello attuale di sviluppo non più è sostenibile né per i nostri territori né per le generazioni future”.
Tutto questo vuole rendere consapevoli i cittadini del fatto che i rifiuti non sono merce esausta da incenerire, con il rischio grandissimo di inquinamento ambientale, ma materiali che dopo un’adeguata selezione meccanica, subiscono un trattamento di riduzione, estrusione e granulazione e diventano altro, assumono nuova vita e producono utili. Tutto questo non è fantascienza ma è realtà, esistono centri di eccellenza di trattamento meccanico biologico che tutto il mondo ci invidia e ovviamente ci copia.
Per questo la trasparenza che come cittadini ci è dovuta dalle amministrazioni che si occupano dei rifiuti sarebbe quella di renderci edotti circa gli impieghi della frazione dei rifiuti differenziata, carta, plastica alluminio, vetro e rifiuti organici.
Prossimamente come Movimento 5 Stelle documenteremo tutta la collettività circa i nuovi metodi di riciclaggio dei rifiuti e i vantaggi per i Comuni che vorranno aderirvi.
Movimento 5 stelle Piacenza