L\’Anci darà il parere al Governo su trasferimento dei beni demaniali

L’Anci darà il proprio parere al governo sui piani di trasferimento dei beni demaniali nella Conferenza unificata del 24 marzo prossimo. E’ quanto ha annunciato il vicepresidente dell’Associazione dei Comuni e sindaco di Piacenza Roberto Reggi, delegato alle Infrastrutture, a conclusione di un incontro che si è tenuto presso il ministero per le Politiche regionali dedicato al demanio municipale a cui hanno preso parte rappresentanti dei Comuni, delle Province e i ministri Fitto, Calderoli, e Bossi.

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“Per completare l’iter relativo al demanio municipale – ha spiegato Reggi – il Governo deve affrettare i tempi sullo spostamento di molti beni dalla black alla white list, vale a dire lo spostamento di circa duemila beni che sono stati esclusi dal governo dalla white list e che invece noi crediamo debbano tornarvi in fretta. Per questa ragione – ha annunciato Reggi – l’Anci esprimerà un parere che tuttavia sarà condizionato al numero degli spostamenti che verranno realizzati e tutto ciò perché i Comuni vogliono valorizzare al massimo molti beni gestiti al momento dai ministeri e metterli all’uso dei cittadini”.

Ha poi spiegato che già dal novembre scorso, avrebbe dovuto essere pronta la lista dei beni non utilizzati dai ministeri. “Ma su questo fronte specifico – ha aggiunto – c’è da parte del governo molto ritardo, tant’è che la lista dei beni del ministero della Difesa è arrivata soltanto questa mattina mentre l’attendevamo nel settembre del 2010 e addirittura – ha puntualizzato il sindaco di Piacenza – manca ancora un elenco di un ultimo ministero”.

Al momento nella white list figurano circa 12mila beni, “ma altre migliaia di questi sono stati esclusi senza motivo – ha precisato ancora Reggi – come grandi caserme o strutture comunque con volumi importanti che potrebbero essere utilizzati dalle città”. Ha poi concluso che “la black list è purtroppo al momento ancora
consistente e credo che per arrivare ad un accordo con il governo sul fronte demaniale il governo debba prosciugare questo elenco di circa duemila unità”.