Un progetto di legge regionale per la prevenzione dell’infiltrazione mafiosa. A proporlo era stata la vicepresidente della Regione Simonetta Saliera che sta per arrivare all’esame dell’Assemblea legislativa; ed è arrivato anche il positivo commento del consigliere regionale Marco Carini del Partito democratico. Ecco le sue parole:
“Questo progetto – sottolinea Carini – è animato dagli stessi intenti che hanno mosso la recente legge regionale sulle nuove regole per le costruzioni e gli appalti pubblici e pure la risoluzione che ho presentato nelle settimane passate per chiedere l’istituzione in Emilia Romagna di un’agenzia operativa della Dia (la Direzione Investigativa Antimafia)”.
“Anche a Piacenza la Prefettura – viene fatto notare – sta estendendo la prassi dei protocolli sulla legalità ai quali sono chiamate a uniformarsi tutte le istituzioni locali e le categorie economiche. Cresce la sensibilità nei confronti del rischio di infiltrazioni malavitose nel nostro tessuto produttivo, ma occorre mantenere alta la guardia soprattutto nel settore dei grandi appalti e nei confronti di alcune attività economiche provenienti da fuori del nostro territorio. I tentacoli della criminalità organizzata hanno già raggiunto le province di Parma, Reggio e Modena, lambendo anche il quella di Piacenza”.
“La legge regionale che discuteremo in Assemblea – prosegue Carini – consentirà agli enti locali e alle associazioni impegnate sul territorio di promuovere progetti di prevenzione e di contrasto e dedica una particolare attenzione al mondo della scuola. Inoltre verrà offerto sostegno concreto ai Comuni che hanno in gestione beni confiscati alla mafia e si interverrà su vari fronti per il rafforzamento dell’azione delle polizie locali: la formazione degli agenti, la cooperazione tra le diverse forze di polizia, e il sostegno alle vittime di reato, che e oggi già possibile attraverso la Fondazione per le vittime di reato che opera nella regione”.
“Infine voglio ricordare l’importanza dell’istituzione della giornata regionale del 21 marzo in ricordo delle vittime delle mafie e per la promozione della cittadinanza responsabile, e l’adesione alla Associazione Avviso Pubblico, la rete di enti locali nazionale che da anni lavora in questo campo”.