Accettate, in via informale, le dimissioni di Allegri a Cortemaggiore

AGGIORNAMENTO 18.30 – Sarebbero state accettate, per ora in via informale, da parte del sindaco di Cortemaggiore Gianluigi Repetti, le dimissioni di Davide Allegri. L’ex assessore provinciale all’Ambiente lascierà ora anche l’assessorato all’urbanistica che ricopriva nel paese magiostrino. Davide Allegri, indagato per concussione e abuso d’ufficio per le autorizzazioni di impianti fotovoltaici, ha avuto questa mattina un lungo colloquio con Repetti, durante il quale avrebbe deciso di abbandonare. L’ufficialità non è ancora stata data, anche se le parole del sindaco non sembrano lasciare dubbi. La stima, per il sindaco, rimane immutata per il buon lavoro svolto a Cortemaggiore, così come la fiducia nei giudici che saranno preposti a valutare questo caso. Ma l’ufficialità delle dimissioni di Allegri è sembrata trasparire alla risposta data da Repetti alla domanda: “ha già pensato ad un possibile sostituto? E’ qui che il primo cittadino ha confermato che, nonostante debba ancora consultarsi con la Giunta, sarà lui stesso a mantenere la delega rimessa da Davide Allegri.  

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Sono queste le indiscrezioni uscite in mattinata dopo l’incontro avuto tra Davide Allegri ed il sindaco Gianluigi Repetti. Allegri, lo ricordiamo, si trova indagato per concussione e abuso d’ufficio per la gestione delle autorizzazioni di impianti fotovoltaici. Reati che sarebbero avvenuti quando ricopriva la carica di assessore provinciale all’Ambiente. Ora che Davide Allegri si trova iscritto nel registro degli indagati, sembra che anche il suo incarico di assessore all’urbanistica a Cortemaggiore possa essere abbandonato. Un sostegno a orologeria, quello che gli promise il sindaco Repetti dopo che scoppiò il caso, fino a quando cioè la magistratura non si fosse mossa. Oltre due ore di faccia a faccia stamane con il primo cittadino di Cortemaggiore, che avrebbero portato a questa scelta, forse per non mettere in imbarazzo l’amministrazione magiostrina.

Una vicenda infinita la sua, iniziata con le sospette dimissioni da via Garibaldi, che fecero sorgere più di un dubbio nell’opinione pubblica, soprattutto per le motivazioni: “troppi impegni professionali”. Ma anche per le repentine prese di distanza da parte dell’amministrazione provinciale, in testa il Presidente Massimo Trespidi, che prima lo liquidò in poche righe di comunicato e ieri è tornato pubblicamente dissociarsi dalla vicenda. Sembra che a breve lo stesso Allegri potrebbe ufficializzare le dimissioni.

 

Di seguito il comunicato congiunto di PD, Insieme per un Nuovo Ulivo e Italia dei Valori, riguardo la vicenda-Allegri:

Adesso che l’ex assessore Allegri (LEGA) è indagato, vorremmo sapere se le motivazioni propinate dalla Provincia e dalla Lega continuano ad essere le stesse, cioè i per nulla credibili “impegni professionali”, oppure incominceranno ad emergere quelli veri.

Già, perché se è verissimo (ci mancherebbe altro) che per chiunque vige la presunzione di innocenza fino all’ultimo grado di giudizio, è altrettanto vero che per le motivazioni delle dimissioni si dev’essere contato sulla presunzione di stupidità di chi ne era destinatario, opinione pubblica in primis; ma anche il Consiglio Provinciale, che ha ricevuto un’asciutta e laconica comunicazione da parte del Presidente che ribadiva le già poco credibili motivazioni che sono state accampate dall’inizio.

Per non parlare dei militanti della Lega Nord che dopo una blindatissima assemblea al Park Hotel hanno ricevuto una rigida consegna del silenzio. Pertanto, mutismo e rassegnazione.

Bacchettati pure i giornalisti, rei di fare il proprio mestiere, che, a quanto pare, piace quando adula, un po’ meno quando cerca di capire, per informare.

E’ del tutto evidente che la gestione del fotovoltaico da parte della Provincia ha fin qui evidenziato più ombre che luci.

Mai la passata amministrazione è stata solo sfiorata da vicende come questa.

Risaliamo sempre lì, le domande restano tutt’ora legittime, quanto inevase: quali sono i veri motivi delle dimissioni? Allegri si è dimesso o è “stato dimissionato”, magari perché l’amministrazione Provinciale sapeva qualcosa? E’ mai possibile che un presidente “notiziato” dalla stampa non si preoccupi di saperne di più? Accontentarsi delle precipitose quanto inconsistenti motivazioni di dimissioni da parte di un assessore può essere solo indice di due cose: o superficialità o, peggio ancora, far finta di non sapere per non rispondere ai dubbi legittimi che in questi mesi sono stati espressi da più parti.

L’opposizione in Provincia chiede di saperne finalmente di più, chiede chiarezza, i cittadini anche.