Palazzo Uffici: ora la palla passa alla Provincia

Nei giorni scorsi il Comune ha trasmesso agli uffici della Pianificazione territoriale dell’ente di via Garibaldi gli atti riguardanti la variante al Piano regolatore contenuta all’interno del bilancio previsionale 2011 che ha come allegato il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari. Dopo le vibranti polemiche esplose a cavallo tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011 intorno alla legittimità della pratica, con questo carteggio tra enti si apre una nuova fase che risulterà decisiva per i destini di una delle opere alle quali l’amministrazione Reggi tiene di più, cioé l’unificazione degli uffici comunali all’ex Unicem, che al contempo è anche la pratica più osteggiata da parte dell’opposizione.

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La Provincia avrà ora 60 giorni per preparare l’istruttoria tecnica sulla pratica e per esprimere un parere. Termine che potrebbe slittare nel caso in cui da via Garibaldi arrivasse la richiesta di integrazione della documentazione. Ma al di là delle questioni puramente tecniche e dal momento che le sorti del Palazzone sono ora appese al pronunciamento della giunta provinciale, l’aspetto interessante della vicenda è proprio quello politico: come si comporterà via Garibaldi? Va ricordato che a scatenare il putiferio sulla pratica era stato il consigliere provinciale Tommaso Foti, autore dell’ormai celebre emendamento-trappola al Ptcp. Da lì poi il caso si è evoluto innescando una battaglia politico-urbanistica sulle normative di riferimento durata fino all’approvazione in Consiglio comunale del piano delle alienazioni inserito nel bilancio che ha sancito una sorta di “tregua”. La sensazione è però che la querelle non sia assolutamente finita, pronta a riemergere. Il centrodestra continua infatti a sostenere l’illegittimità della pratica e ha ventilato anche l’ipotesi di un ricorso al Tar.

E se all’orizzonte si consumasse un conflitto tra enti di colore politico opposto?