Mentre l’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna ha rimandato ancora la discussione della nostra risoluzione relativa alle alternative all’inceneritore che Iren Spa vorrebbe costruire a Parma dall’Unione Europea arriva il colpo da ko. Infatti è stato aperto un procedimento d’infrazione relativo agli appalti del progetto dell’inceneritore che la multiutility vorrebbe costruire in località Uguzzolo. L’apertura del procedimento d’infrazione contro l’Italia per gli appalti affidati ad Iren Spa su quel progetto conferma che avevamo visto giusto. Un piccolo promemoria. In data 16 giugno 2010 con una interrogazione a firma di Favia e Defranceschi facevamo presente alla Regione come la convenzione che affidava ad Iren (prima Enia Spa) il progetto non era a norma di legge utilizzando le ragioni portate avanti dagli avvocati che poi hanno presentato l’esposto all’UE. Naturalmente per la Giunta Errani tutto era regolare. Peccato che l’Unione Europea non la pensi cos. In seguito avevamo anche denunciato l’anomalia di un appalto per opere civili da 43 milioni di euro con un unico partecipante con Iren Spa che aveva minacciato querela.
A fronte della procedura d’infrazione aperta dall’Unione Europea chiediamo immediatamente il blocco del progetto, dal momento che ora a rischio lo stesso finanziamento europeo e puntare immediatamente sulle alternative gi presentate nella nostra risoluzione. Senza se e senza ma.