BOLOGNA, Hospice sotto la lente del Consigliere Andrea Pollastri (PdL), che, a seguito della visita di numerose autorità, tra cui il Presidente della Provincia Massimo Trespidi ed il Sindaco di Piacenza Roberto Reggi, alla struttura che sta sorgendo in località “La Madonnina”, ha presentato un’interrogazione in Regione per chiedere “Che la nascita del nuovo centro non faccia venir meno interesse e fondi per quello che già da anni opera con successo a Borgonovo”.
“In seguito alla recente pubblicazione del Secondo rapporto ufficiale sugli Hospice in Italia – scrive – risulta che l’Emilia-Romagna è seconda, dopo la Lombardia, per numero di strutture: al 30 giugno 2010 ne risultavano attive diciotto, con una media di 0,5 posti letto ogni 10 mila abitanti, con la proiezione di diventare, ad inizio 2011, ventiquattro (0,66 posti ogni 10 mila abitanti).
In questo quadro Piacenza risulta essere la terzultima tra le Province in Regione per posti letto: attualmente vi è un solo Hospice presso l’Asp Azalea di Borgonovo V.T. che conta dieci posti.
Entro il primo semestre 2011 questa struttura verrà ampliata di tre unità per pazienti con gravi cerebro lesioni, mentre a Piacenza, in località “La Madonnina”, nascerà un nuovo Hospice che aprirà i battenti ed avrà un costo stimato di 40 milioni di euro.”
“Certamente – spiega l’azzurro – il nuovo Hospice consentirà alla Provincia di Piacenza di aumentare la propria offerta in termini di posti letto, ma l’ottenimento di questo risultato, fortemente voluto da diversi soggetti istituzionali, economici e sociali piacentini non ci deve far dimenticare un dato di per sé allarmante: l’Hospice di Borgonovo, malgrado sia l’unico esistente, in passato ha avuto per diversi mesi un funzionamento parziale a causa della difficoltà della rete delle cure palliative a coprire i posti letto.
Per quanto riguarda il sostentamento, l’ASL, a seguito del convenzionamento, oltre ad alcuni beni e servizi,fornisce all’ente la tariffa regionale che, a seguito di successivi adeguamenti, ha raggiunto l’attuale cifra di 197,00 euro al giorno per paziente ricoverato, senza che, però, si sia mai raggiunta l’autosufficienza economica della struttura, che non ci sarebbe stata neppure se tutti i posti fossero stati occupati 365 giorni all’anno.
Nei cinque anni di esistenza dell’Hospice di Borgonovo si è quindi reso necessario il continuo reperimento di contributi da parte di Istituzioni Locali e di sponsorizzazioni esterne per sostenere la gestione.”
“Queste circostanze – prosegue – certamente sono note all’Assessorato Regionale, così come, credo, sia comprensibile il timore che l’apertura di un nuovo Hospice produca due strutture semi-vuote, non in grado di auto sostenersi, ovvero, circostanza ancor più temuta, che il centro cittadino catalizzi tutte le attenzioni lasciando scoperto quello di Borgonovo, che ha offerto un servizio impareggiabile in questi anni ed è un vero elemento d’eccellenza per la sanità piacentina.”
“Chiedo pertanto – dice ancora Pollastri – che la Regione chiarisca se si prevedano ripercussioni sull’Hospice di Borgonovo a seguito dell’apertura di quello di Piacenza, se si impegnerà a garantire il funzionamento della rete delle cure palliative, che comprenderà due Hospice, provvedendo ad assicurare a entrambe le strutture pari opportunità, ed il pieno utilizzo dei posti a favore dell’utenza del territorio provinciale e se, infine, si intenda adeguare la tariffa giornaliera in relazione agli effettivi costi degli Hospice.”
“Il Presidente Trespidi – chiosa – ha affermato che la Provincia sosterrà in egual modo entrambi i poli e favorirà la loro integrazione e cooperazione, auspico che ASL e Regione facciano altrettanto.”