Paola De Micheli relatrice per il nuovo codice del turismo

“Il turismo che negli ultimi anni è mutato ed ha assunto soprattutto nel nostro territorio caratteristiche peculiari, per questo il nuovo codice del turismo dovrà anche rispondere ad esigenze che provengono dagli operatori e dalle realtà piacentine”. E’ con questi intenti che la parlamentare piacentina del Partito Democratico Paola De Micheli si accinge ad assumere il ruolo di relatrice, insieme al senatore Francesco Casoli, all’interno della Commissione Bicamerale per la semplificazione legislativa, del nuovo codice del turismo. “Un provvedimento che si propone di riorganizzare profondamente – spiega la deputata piacentina – il quadro normativo nazionale in materia, per recepire alcune importanti direttive comunitarie, per rilanciare le professionalità legate al settore anche puntando su nuove opportunità di formazione, e valorizzare gli itinerari turistici, i circuiti di eccellenza con particolare attenzione alla ricettività e all’offerta di strutture”. “Durante i lavori della commissione – prosegue – sarà importante acquisire informazioni e stimoli dal variegato mondo degli operatori ed ascoltare anche le istanze che provengono da Piacenza e provincia. Come è stato recentemente ricordato durante gli stati generali del turismo piacentino, il “peso” economico del settore corrisponde una percentuale del 5,69%, con un numero complessivo di addetti pari a 4809 unità, il che equivale ad una quota pari quasi al 5% dei lavoratori piacentini”. “L’offerta turistica del nostro territorio – fa notare la De Micheli – è cambiata negli ultimi anni anche in funzione di mutamenti più generali: nella direzione di un turismo sempre più mordi e fuggi, sempre più attento all’enogastronomia e i circuiti di eccellenza che hanno acquistato maggiore centralità. Il nuovo codice nazionale costituisce un’occasione importante per adeguare le regole alle nuove esigenze e procedere ad una ristrutturazione generale di un sistema strategico per il nostro paese: per questo l’auspicio è che il governo non la sprechi”.

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