Con soli 8 ordini del giorno e 9 emendamenti presentati al bilancio di previsione, il gruppo del Popolo della Libertà ha avuto – come ampiamente annunciato – un atteggiamento quanto più lontano si possa definire da “ostruzionistico”. Abbiamo puntato su alcuni argomenti che riteniamo prioritari per lo sviluppo della città e su pochi emendamenti che abbiamo valutato come significativi, dalla reintroduzione del servizio di merende nelle scuole materne inopinatamente sospeso dalla Amministrazione, alla proposta di introdurre nei servizi pubblici il quoziente familiare. Temi sui quali, l’intransigenza e l’ottusità della maggioranza non hanno permesso un valido confronto.
A testimonianza del nostro atteggiamento di assoluta trasparenza e buona volontà sta il computo dei minuti di intervento totalizzati dal nostro gruppo, composto da 8 consiglieri, che inviteremmo i solerti censori dei costumi del PD ad andare a verificare.
Se un allungamento dei tempi si è verificato nella seduta del 17 gennaio, questo è stato finalizzato a consentire all’on. Massimo Polledri, unico esponente della Lega Nord in consiglio comunale, di partecipare ai lavori sul Bilancio e di poter portare il contributo di questa forza politica sul documento più importante di un’Amministrazione.
Per quanto riguarda la questione di Palazzo Uffici, ci siamo soffermati con più interventi, sulla pratica di adozione di varianti al PRG allegata al Bilancio, in quanto fattispecie giuridicamente nuova soggetta a margini di dubbio sulla legittimità della procedura.
Ma, in questa parte come su tutto il Bilancio, ci siamo mostrati disponibili e aperti al dialogo con l’Amministrazione, in primis con il Vice Sindaco e con il Presidente del Consiglio. Chiaramente, se accadrà nuovamente che taluni consiglieri vorranno intervenire in un dibattito a soli scopi ostruzionistici – nel momento in cui si abbia, come successo questa volta, già dichiarato a priori di non voler utilizzare questa tattica – lasceremo che questi stessi, da soli, perseguano nella loro azione.
Da ultimo, ma non di poco conto, riteniamo che non sia più tollerabile che il Sindaco, in primis, seguito da un codazzo di accondiscendenti comparse, provochi continuamente l’aula e alcuni consiglieri con atteggiamenti irrispettosi, che più si addicono a un bar che non a un’assemblea amministrativa.