CL, il Comune isola Rifondazione comunista

Isolato dalla sua stessa amministrazione. Dopo la polemica presa di posizione su Comunione e Liberazione (vedi Cronaca di ieri a pagina 7), Rifondazione comunista, che in una nota dichiarava Cl “l’associazione piu’ integralista del mondo occidentale” chiedendo alla giunta comunale di revocare immediatamente il patrocinio all’evento della presentazione del libro di don Giussani in programma oggi a Palazzo Gotico, si vede costretto a subire una dura lezione etico-istituzionale dall’assessore comunale Anna Maria Fellegera che, come proponente, ha dichiarato di non essere per nulla pentita e di non comprendere l’uscita del Prc. “Innanzitutto – ha spiegato la Fellegara – e’ la che Giunta che delibera i patrocini, non un singolo assessore, e mi pare che nell’esecutivo vi sia anche un esponente di Rifondazione (l’assessore Ignazio Brambati, ndr) che non ha eccepito nulla, motivo per cui non mi sono assolutamente sentita sola nella proposta”. “In secondo luogo – ha proseguito l’assessore – un’amministrazione non puo’ fare scelte discriminatorie. Comunione e Liberazione non e’ un movimento politico o un partito, ma un’associazione che porta avanti valori importanti legati alla persona e all’umanit, valori dei quali in questo momento di difficolt e incertezza generali c’e’ assoluto bisogno. Ricordo che don Giussani, il fondatore di Cl, e’ stata una grande personalita’ di assoluta rilevanza, e’ stato docente alla Cattolica e ha ispirato molte iniziative lodevoli”. In quanto ai valori di laicit che secondo il Prc un’amministrazione di centrosinistra dovrebbe esprimere, la stessa Fellegara ha precisato che “l’atteggiamento dell’amministrazione comunale e’ estremamente laico nel fare le sue valutazioni sulla concessione o meno dei patrocini e di certo non possiamo ergerci al ruolo di giudici”. Nella nota di Rifondazione ci sono inoltre alcuni riferimenti al ruolo politicamente attivo degli esponenti di Cl, “e’ un’associazione che prende pienamente parte all’arena politica” aveva scritto. Chiara l’allusione al presidente della Provincia Massimo Trespidi. Il quale, contattato ieri, ha fatto sapere di non avere nulla da dire al riguardo.

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