L\’ironia delle \”democratiche\” su Arcore fa infuriare la Girometta

Debutto amaro per le donne del Partito democratico alla Conferenza regionale, almeno per quelle piacentine. Nell’annunciare in un comunicato, infatti, la loro adesione a questo organismo, le firmatarie hanno ironizzato sulla visione che avrebbe il Popolo delle Libertà avrebbe delle donne. Ironia che ha mandato su tutte le furie Lucia Girometta, del Pdl, ma soprattutto una delle prime firmatarie in città della Commissione delle elette, che riuniva in modo trasversale le donne piacentine impegnate in politica. La Girometta, dal canto suo, si è sentita pugnalata alle spalle, per questo avrebbe annunciato, se non arriveranno delle scuse ufficiali, le sue dimissioni da questo organismo. Dal canto loro, le “donne democratiche”, cioè le 16 che hanno partecipato sabato al debutto della Conferenza regionale permanente, alcune hanno già preso le distanze dal comunicato, mentre altre si sono affrettate a chiamare la Girometta per farle cambiare idea. Entro domani è atteso un altro comunicato, sempre da parte delle “democratiche”, che chiarisca la loro posizione e alleggerisca il clima teso creatosi dopo l’ironia contenuta nel primo comunicato.

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Di seguito il comunicato della discordia inviato dalle Donne del Partito democratico piacentine:

“Abbiamo appreso dai mezzi di informazione della conferenza stampa – afferma una nota della delegazione piacentina alla Conferenza Permanente Donne Democratiche dell’Emilia Romagna, che si riunisce proprio oggi a Parma – con la quale l’Amministrazione Provinciale, alla quale curiosamente mancava la Consigliera di parità Rosarita Mannina, ha annunciato l’istituzione di un “punto di ascolto per le donne” connotandolo con una forte matrice politica di centrodestra”.

 
“Ancora una volta rileviamo – proseguono le donne del Pd – che per l’Amministrazione Trespidi viene prima la politica rispetto al governo della cosa pubblica. Ma da donne impegnate per le politiche di genere siamo particolarmente interessate a conoscere in dettaglio i contenuti dell’iniziativa, per questo sarebbe assai importante conoscere chi gestirà tale “punto di ascolto”; se saranno la consigliera provinciale Danila Pedretti e la consigliera comunale Maria Lucia Girometta che hanno presentato l’iniziativa; oppure sarà un servizio affidato a personale interno all’Ente provinciale. Inoltre vorremmo sapere quali saranno i criteri per la selezione del personale che gestirà il servizio e da dove proverranno i fondi. E soprattutto – visti gli ultimi accadimenti che hanno coinvolto il leader del centrodestra Silvio Berlusconi – sarebbe certamente interessante sapere quale soluzione verrà proposta ai problemi delle donne che si rivolgeranno allo sportello. Ci auguriamo che non sia il numero di telefono di Arcore”.