Italia dei Valori si pronuncia in merito all’ostruzionismo messo in campo dall’opposizione in Consiglio Comunale. “Probabilmente occorreranno cinque sedute al Consiglio comunale per licenziare il bilancio di previsione 2011. A causa dell’ostruzionismo non dichiarato che la minoranza sta attuando, allungando in modo spropositato la discussione di ordini del giorno, documenti di mero indirizzo politico, destinati a non modificare di una virgola il bilancio all’esame, volti unicamente, per lo più, ad ottenere un impegno dell’amministrazione ad adottare determinate scelte, talora anche apprezzabili, compatibilmente con la disponibilità di risorse. E’il caso ad esempio della proposta di completamento del recupero della biblioteca Passerini Landi. Già presentata lo scorso anno e, come lo scorso anno, al di là della condivisione circa l’opportunità dell’intervento, destinata a restare lettera morta a causa dell’impossibilità di reperire le risorse necessarie (circa 3 milioni di euro) per sostenerne i costi, dovendo fare i conti con i tagli dei trasferimenti governativi e il rispetto del patto di stabilità. Di fronte ad un bilancio estremamente rigido e che non lascia certo spazio alla fantasia “grazie” soprattutto alle scelte del ministro Tremonti, avanzare simili richieste sapendo benissimo che non potranno essere realizzate significa svolgere un’azione strumentale e demagogica, utile a dilazionare i tempi di discussione, forse a garantire per un paio di giorni titoli ed interviste sui quotidiani locali, ma estremamente contraddittoria per chi, non perdendo occasione per lodare i tagli e criticare gli sprechi, si erge a Piacenza paladino di quella cultura di cui a Roma con la finanziaria il centrodestra ha fatto strame.Cinque sedute – si dirà – sono il costo della democrazia. Lo stesso costo di qualche intervento destinato a rimanere inevaso ma forse più utile ai cittadini di un ostruzionismo che tradotto in gettoni graverà interamente e inutilmente sulle loro spalle.“