La Regione avrebbe predisposto, in collaborazione con l’associazione Industriali, un progetto didattico rivolto agli istituti tecnici superiori della regione (15.000 Euro ad istituto). Non risulta però sia stato pubblicato alcun bando. Si vocifera, addirittura, che la segreteria dell’Assessore regionale Scuola, Formazione professionale, Università abbia ‘spinto’ alcune scuole tecniche a presentare la domanda di partecipazione al progetto, mentre la maggioranza degli istituti non sarebbero nemmeno stati informati dell’iniziativa.” Ad affermarlo è Fabio Filippi, Consigliere regionale del Pdl.
“Pare – aggiunge Filippi – che la Regione abbia adottato un inconsueto metodo di selezione. Un iniziativa riservata alle scuole ‘amiche’? Una distribuzione arbitraria dei fondi? Una gestione poco limpida o addirittura clientelare della finanza regionale?
Se questa è la politica regionale sul tema scuola…
Gli istituti scolastici di periferia sono quelle con maggiori problemi, andrebbero sostenuti in tutte le sedi. Svantaggiati per l’ubicazione geografica e per l’alto numero di studenti stranieri e diversamente abili. Ma di questo la Regione non se ne accorge, spende male, lamentandosi contemporaneamente dei tagli del Governo…
Come può l’Assessore difendere pubblicamente il principio di sussidiarietà e poi gestire in questo modo la finanza della Regione? Proporre lo slogan “non uno di meno”? Sembrerebbe che la logica della spartizione dei fondi sia dettata da motivazioni politiche. Un mero calcolo elettoralistico… Altro che integrazione…
La Regione Emilia-Romagna ci deve dire, con chiarezza, come ha selezionato le scuole idonee al progetto. Quali parametri siano stati utilizzati.”