«Un accorato appello a tutti i piacentini che non hanno ancora scelto di aderire ad alcun partito, a partire da quelli impegnati nelle istituzioni, ad entrare a far parte della comunità locale del Pdl» e «la ferma convinzione secondo cui l’appartenenza al Popolo della Libertà non può e non deve in alcun modo essere subordinata a pretese garanzie in ordine a futuri ruoli politico-amministrativi».
Il Popolo della Libertà di Piacenza serra le fila; e lo fa con un documento redatto e approvato ieri sera all’unanimità dal coordinamento provinciale del partito, dopo un attento e partecipato esame della situazione politica locale. In particolare, nell’intervento introduttivo il coordinatore provinciale Foti ha evidenziato come «se vogliamo sul serio battere la sinistra anche a Piacenza capoluogo occorre evitare inutili polemiche che, come quelle che inopinatamente sono state riversate contro il Pdl in questi giorni, fanno sorridere soltanto i nostri avversari. Non riesco proprio a capire come una persona dell’esperienza politica di Carlo Mazza possa esprimere giudizi così immotivati, quando nessuno da parte del Pdl lo ha mai attaccato. Il dopo Reggi non lo si costruisce con la fiera delle vanità e delle vetrine personali, ma con un progetto che coinvolga la città. Occorre ringiovanire il messaggio politico nel capoluogo e anche la rappresentanza politica».