Pollastri torna sul deposito di pneumatici della Siderplast di Fiorenzuola

“Un annoso problema che merita una soluzione: se il Comune non vuol far niente, intervenga la Regione”, sostiene Andrea Pollastri (PdL) che ha presentato un’interrogazione in Regione su un deposito abusivo di pneumatici presente a Fiorenzuola.

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La complicata vicenda prende l’avvio nel 2001 quando un privato concedeva in affitto un suo capannone sito a Fiorenzuola alla ditta Siderplastgommelegno, con l’intesa contrattuale che l’immobile venisse utilizzato per lo stoccaggio di parti plastiche e vetrose di autovetture.

Dopo aver pagato un paio di mensilità, però, la ditta si è resa morosa e, a seguito di sopralluogo dei legali del proprietario ad Orio Litta (Lodi), sede legale della ditta, si è scoperto che la Siderplast, pur non avendo più lì la sede, vi aveva operato in passato, lasciando un immobile preso in affitto ingombro di rifiuti (nella fattispecie, pneumatici usati).

Dopo aver denunciato la situazione alla locale stazione dei Carabinieri (24 maggio 2002), il proprietario aveva iniziato la procedura di sfratto, giunta a termine ma mai portata ad esecuzione in quanto, a causa dei tempi tecnici processuali, all’esito della procedura stessa l’immobile era ormai pieno di pneumatici.

Parallelamente, la Procura della Repubblica di Piacenza svolgeva indagini sui soggetti che gestivano la Siderplastgommelegno, accertando che altri capannoni erano utilizzati dagli stessi e versavano in identiche condizioni, uno a Castel San Giovanni e l’altro a  Pessina Cremonese.

Il 29 aprile 2009 l’Amministrazione Comunale di Fiorenzuola emanava un’ordinanza di sgombero, rimasta lettera morta.

Nel dicembre 2003 veniva disposto dalla Magistratura il sequestro preventivo dei capannoni e di quanto contenuto: si stimavano stoccati circa 2.300 metri cubi di pneumatici di vario formato.

La sentenza emessa nel 2007 riconosceva ai titolari della Siderplast la colpevolezza, evidenziando in particolare la pericolosità per l’incolumità e la salute pubblica causata dai depositi di pneumatici.

“In tutta questa vicenda colpisce la posizione dell’Amministrazione Comunale di Fiorenzuola – spiega Pollastri -: essa ha emanato due ordinanze di sgombero, la prima errata in quanto individuava dei responsabili sbagliati, mentre la seconda è rimasta del tutto priva di attuazione. Inoltre, a differenza di quelle di Castel San Giovanni e Pessina Cremonese, essa non si è costituita parte civile nel procedimento penale, perdendo con ciò ogni diritto di rivalsa nei confronti dei responsabili.

Ultimo dettaglio, su sollecitazione di alcuni cittadini a provvedere allo sgombero del capannone essa si è detta impossibilitata ad intervenire per carenza di fondi.”

“Questo comportamento – rileva il Consigliere Regionale – mi sembra quanto meno inadeguato, soprattutto se si considera che, in questa situazione, oltre all’interesse leso di un privato cittadino che, dopo dieci anni, ha diritto a riavere il suo capannone, vi è anche il rischio per la pubblica sicurezza, così come ha affermato il Tribunale.

Chiedo pertanto di sapere la ragione per cui l’Amministrazione Comunale di Fiorenzuola non abbia fatto valere l’ordinanza di sgombero da essa emessa, se, in un caso come questo, competa al Comune provvedere alla bonifica del sito e se esistano contributi regionali che consentano di provvedere allo sgombero delle aree occupate dagli pneumatici di Siderplastgommelegno nei Comuni di Castel San Giovanni e Fiorenzuola d’Arda.”

“Chiedo infine – chiosa – quali misure intenda adottare la Giunta Regionale per porre rimedio a questa spiacevole situazione.”