Criteri per pubblici esercizi, Galvani: «Poca attenzione per i disabili»

Parere favorevole, quello della commissione quattro dedicata allo sviluppo economico, sui nuovi criteri preparati dall’amministrazione per il rilascio delle autorizzazioni per la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande. Un voto positivo espresso dalla maggioranza di centrosinistra (e dall’Udc per mano di Gianluca Ceccarelli) e dibattuto soprattutto per l’aspetto legato all’accessibilità degli esercizi ai soggetti diversamente abili. «Per me è inaccettabile questo regolamento così com’è – ha criticato Bruno Galvani (Misto) poco prima di astenersi durante la votazione – nei criteri indicati per i servizi igienici dei locali del centro storico non si fa riferimento all’accessibilità per i disabili come invece vedo viene riportato per quelli all’esterno delle mura cittadine». «Quando si fa un bagno per un esercizio pubblico, è obbligatorio per legge garantirne l’accessibilità» ha replicato l’assessore Katia Tarasconi che si è comunque resa disponibile a modificare il documento nella direzione indicata da Galvani. «Il problema dell’accessibilità esiste ancora anche per colpa della classe politica – ha aggiunto nel finale Galvani – l’amministrazione Reggi aveva garantito l’introduzione di un metodo di controllo efficace degli esercizi pubblici. Vedo invece che su attività anche recenti, come un self service in via Borghetto solo per fare un esempio, le barriere architettoniche rimangono senza che nessuno faccia notare nulla».

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