“Incapaci di risolvere i problemi in casa loro – come il caso degli artigiani edili di Reggio Emilia iscritti all’Idv e indagati nell’inchiesta Magno Consorzio – i dipietristi spostano il mirino sulle pagliuzze negli occhi degli altri. Freda e compagni scendano dal piedistallo e aprano gli occhi. Quando il loro partito avrà sciolto le grane interne potrà permettersi di esprimere dei giudizi”.
Così il segretario provinciale della Lega Nord Pietro Pisani replica a Sabrina Freda, segretaria dipietrista, che ha recentemente parlato di “questione morale” nel Carroccio e di “problematiche interne”.
“A Reggio Emilia due degli artigiani indagati nella vicenda del Magno Consorzio (13 rinviati a giudizio con l’accusa di frode fiscale) – precisa il segretario provinciale Pisani, cronache alla mano – hanno gravitato nell’orbita dell’Idv locale, un terzo avrebbe tra gli iscritti due suoi parenti stretti. La presidente provinciale del partito Liana Barbati conferma la presenza tra gli iscritti di uno dei due rinviati a giudizio. Le notizie sono emerse, come strascico polemico, dagli stessi ambienti Idv a seguito di un burrascoso congresso provinciale, altro che assemblea dei militanti del Carroccio, di cui in questo periodo si fa un gran parlare”.
“Dimostrazione che l’Idv – commenta Pisani –, che si erge a paladina della legalità, ha non poche noci da rompere tra le proprie fila. I dipietristi farebbero bene a guardare al loro interno prima di fare la morale agli altri e di sputare sentenze all’impazzata, senza neanche conoscere i contorni delle vicende a cui si riferiscono. Il nostro consigliere provinciale, Giampaolo Maloberti ha agito nel rispetto dei provvedimenti giudiziari di cinque tribunali civili che gli hanno imposto di non versare i super prelievi supplementari ad Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), bensì di pagare regolarmente il latte fuori quota ai soci. Oggi è imputato per aver adempiuto a quegli stessi provvedimenti. E’ l’evidente dimostrazione che la giustizia in Italia va riformata, contro la volontà di quei giustizialisti che si affannano a mantenere lo status quo. Chi ha votato il consigliere Maloberti sapeva del suo passato ed ha apposto la sua croce in coscienza e con cognizione di causa. Riguardo alla rappresentatività l’assessore Freda dovrebbe avere il buon gusto di non pronunciarsi, dal basso delle 41 preferenze ottenute alle Comunali del 2007. Maloberti, nel ‘suo’ collegio (Rivergaro, Gragnano e Gossolengo) di preferenze ne ha guadagnate 1.454. La forza dei numeri spazza via ogni illogica accusa. La Freda porti dunque rispetto per gli elettori e per la volontà popolare”.
“L’Idv – conclude il segretario del Carroccio –, capacissima di utilizzare le armi della giustizia per infangare gli avversari, oggi corre il rischio di trovarsi sopraffatta da scandali analoghi a quelli che quotidianamente condanna dall’alto del suo piedistallo moralistico. La tecnica di spargere fango per racimolare qualche voto sta dimostrando tutti i suoi limiti. I seguaci di Di Pietro si facciano un esamino di coscienza. Noi la coscienza ce l’abbiamo pulita e alle dita puntate e alle false accuse preferiamo la presenza tra la gente e la risoluzione dei problemi dei cittadini”.