Le aziende che sottoscriveranno accordi con i Comuni per la manutenzione del territorio e la prevenzione del dissesto potranno avvalersi di punteggi utili per concorrere ai finanziamenti del Prip, lo strumento programmatico provinciale in materia di sviluppo rurale.
Lo ha annunciato questo pomeriggio in commissione consiliare agricoltura l’assessore provinciale Filippo Pozzi, nella prima seduta dedicata al tema, dopo la convocazione, il 30 settembre scorso, del tavolo verde, l’organismo consultivo per eccellenza per la programmazione agricolo-ambientale. A metà del percorso del Prip 2007-2013, sentite le esigenze del mondo agricolo, ha preso così avvio l’iter di ascolto delle realtà coinvolte e di ri-definizione delle priorità.
Al tavolo verde ha fatto seguito la commissione di oggi. Seguirà, come indicato da Pozzi, una nuova convocazione del tavolo e un ritorno in commissione. A dicembre si metterà mano all’allocazione finanziaria, sulla base delle nuove esigenze e dei contributi emersi.
“E’ nostra intenzione – ha spiegato l’assessore – stabilire nuovi criteri di preferenzialità per le aziende che sottoscrivono accordi con i comuni per la salvaguardia del territorio, affidando a queste punteggi ad hoc nell’ambito dei contributi agroambientali. In questo modo, sulle priorità provinciali, chi contribuirà con la sua opera a manutenere il territorio sarà avvantaggiato”.
Dalla Regione al territorio, come già annunciato il 30 settembre a palazzo Agricoltura, sono stati stanziati, a disposizione della programmazione, 6 milioni in più, frutto di un premio partita di Bruxelles a Bologna per il buono stato di salute del settore emiliano romagnolo (122milioni il contributo complessivo a via Aldo Moro). A somma fatta la dotazione del settore agricolo di via Garibaldi ammonta così a oltre 74milioni di euro.
“Ad oggi ci sono misure con residui di disponibilità finanziaria – ha spiegato Pozzi – che risultano parzialmente inutilizzate. E’ nostra intenzione chiedere alla Regione di dirottare quelle risorse verso le misure in sofferenza, accogliendo le indicazioni degli stessi operatori”. Gli incentivi alle aziende attente alla salvaguardia territoriale sono la risposta a richieste trasversali, avanzate sia dalle associazioni agricole, sia dalle comunità montane. Tra le altre criticità indicate: lo stato di sofferenza della misura 121, dedicata a investimenti e competitività, e l’esigenza di un più facile accesso a incentivi e contributi per gli agriturismi.
“Per quel che riguarda la dotazione di risorse che la Regione ha avocato a sé, è intenzione dell’Emilia Romagna – ha annunciato la dirigente Bianca Rossi – stanziare ulteriori 10milioni di euro per le aziende che, in forma consorziata, realizzeranno invasi per l’accumulo di acqua e altri sette milioni per l’incentivo all’installazione delle reti a banda larga”.
L’assessore ha ricordato i 13 progetti di filiera che nei mesi scorsi hanno beneficiato di più di 17 milioni di euro complessivi di contributi regionali, derivanti dall’asse 1, per la competitività. Numeri che hanno collocato la nostra provincia al primo posto della graduatoria regionale, evidenziando “l’ottimo gioco di squadra delle nostre realtà territoriali”.