Una scala di priorità per l’alta Valnure, base di un lavoro di programmazione pluriennale per il miglioramento della viabilità e la messa in sicurezza della Provinciale (la 654R). E’ l’esito del maxisopralluogo di questa mattina del presidente della Provincia Massimo Trespidi e dell’assessore provinciale Sergio Bursi che, come annunciato nel consiglio provinciale di giovedì scorso, hanno fatto seguire alle segnalazioni del consigliere Bruno Ferrari e del collega e sindaco di Bettola Simone Mazza, un dettagliato esame sul campo della strada che attraversa la vallata. Quattordici i punti di sosta e di monitoraggio, da Bettola a Ferriere. E, a breve, verrà calendarizzata una nuova visita, da Ferriere al passo dello Zovallo. A fianco della delegazione istituzionale una nutrita presenza di tecnici della Provincia, il geologo Davide Marenghi, l’ingegner Emanuele Tuzzi e il geometra (esperto delle strade di vallata) Rino Corti. A loro Trespidi, a sopralluogo effettuato, ha dato mandato di predisporre un quadro delle criticità con relative ipotesi di spesa, ordinate per priorità, da illustrare già venerdì alla giunta provinciale.
Nel mirino parapetti, barriere di sicurezza, tenuta del manto stradale, eventuali miglioramenti viabilistici.
Prima sosta: a Olmo, frazione del comune di Farini dove la strada si fa particolarmente stretta e i parapetti iniziano ad avvertire i segni del tempo.
L’ipotesi è quella di un allargamento della carreggiata. Qualche metro più avanti il progetto è già in corso e coperto da finanziamenti e prevede anche la creazione di un muro di sostegno. Si tratta di un “pacchetto di interventi” del costo complessivo di 250mila euro che comprendono anche l’installazione di una rete di protezione antierosiva tra Pontedellolio e Bettola e il rifacimento di un muro di sostegno a Gambaro di Ferriere. Lavori inseriti in un’azione di presidio e prevenzione delle frane. L’ambasceria della Provincia ha poi proseguito verso Rio Ribà. Qui si è valutata la possibilità di ingentilire la curva del ponte che attraversa il corso d’acqua, stabilito che si tratta di un’opera complessa e consistente, in questa fase non inserita nelle necessità imminenti. Al bivio con la provinciale 8 di Bedonia e al ponte della Cantoniera i problemi riguardano innanzitutto i parapetti. “La loro sostituzione – hanno spiegato i tecnici – richiederebbe l’intera messa a norma delle barriere di sicurezza, acquisendo le autorizzazioni necessarie, tra cui il parere della soprintendenza”.
A Cà Bonvicini, oltre ai guard rail ammalorati, l’asfalto risulta eroso ai margini della carreggiata in corrispondenza di un manufatto di attraversamento. Qualche centinaio di metri oltre, in direzione Ponte Nano, la strada si restringe nuovamente e, su un altro ponticello, l’apertura di un cantiere costringerebbe gli operai alla creazione di una corsia provvisoria. Ponte Nano presenta il problema ricorrente dei parapetti. In questo caso si tratta di realizzazioni vecchie di quasi un secolo, considerato che la struttura è stata appaltata nel 1915. Nei pressi di Bivio Pronzali la criticità si ripresenta. “In simili situazioni – hanno spiegato i tecnici – andrebbe realizzata una ‘soletta’, una colata di calcestruzzo a cui ancorare le nuove barriere”. A Perotti lo scorrere dell’acqua nel tempo ha eroso una spalla del ponte. Appena prima di giungere a Ferriere a tratti di barriere dissipative a norma si alterna un segmento ringhierato di vecchia data. Arrivati in paese, imboccando la strada provinciale 50 del Mercatello, balza all’occhio l’irregolarità del fondo stradale, a cui il presidente Trespidi intende “mettere immediatamente mano”. “Il sopralluogo – ha spiegato il numero uno di via Garibaldi al termine del tour – è servito per individuare i principali punti critici. Intendiamo dedicare particolare attenzione all’alta Valnure, visto che fino ad oggi si è pensato per lo più alla bassa vallata, fino a Podenzano. Ho dato mandato ai tecnici di predisporre un prospetto di interventi per avere un quadro d’insieme delle risorse necessarie per il miglioramento della viabilità e la messa in sicurezza del tratto di strada, al centro del nostro impegno per i prossimi quattro anni. La visita di oggi, così come quella effettuata un mese fa in alta Valboreca, è l’ennesima dimostrazione della presenza sul territorio e della vicinanza ai problemi della gente che è obiettivo prioritario di questa amministrazione”.
“Se siamo ridotti così – ha incalzato il sindaco Mazza – è perché per 20 anni non si è intervenuti su opere e infrastrutture. Sono contento che la nuova giunta abbia dimostrato di avere un occhio di riguardo per le condizioni della nostra vallata”.
“Abbiamo guardato con precisione agli interventi da attuare in Valnure – ha spiegato l’assessore Bursi –. Sappiamo tutti che il patto di stabilità ci impone vincoli. Cercheremo di venire incontro alle esigenze di vallata compatibilmente con le nostre risorse. Primo passo in questa direzione, importantissimo, era stabilire le priorità. Ora non c’è un metro di strada per cui non si sappia come agire per la messa in sicurezza. Questo è il modo in cui dovrebbe agire una Provincia virtuosa. Il territorio deve essere sempre monitorato e sotto controllo”.
Al termine del percorso il consigliere Ferrari si è detto “soddisfatto”. “La presenza del presidente e dell’assessore in questi luoghi è importante– ha precisato –. Così come è importante iniziare a mettere mano alle situazioni critiche della strada, partendo ovviamente dai punti nevralgici”.