“Perché non coinvolgere le Associazioni Pendolari nel monitoraggio dei ritardi ferroviari?”, lo chiede con un’interrogazione in Regione Andrea Pollastri (PdL).
“Il servizio ferroviario in Emilia-Romagna – si legge nell’atto – fa registrare quotidianamente numerosi problemi relativi al comfort di viaggio, in particolare sovraffollamento, igiene precaria ed inadeguata termoregolazione interna delle carrozze.”
“La questione più grave – spiega il Consigliere Regionale – riguarda, però, ritardi e cancellazioni dovuti al materiale rotabile, alla preparazione dei convogli, alle condizioni di traffico o atmosferiche, ai guasti, ai lavori sulla rete, e chi più ne ha più ne metta.
Essi si susseguono con eccessiva frequenza rendendo disagevole ed inaffidabile l’uso del treno, soprattutto per i pendolari che necessitano orari certi per poter rispettare gli appuntamenti di lavoro o studio, evitando stress, sanzioni o situazioni imbarazzanti.
Dopo una lunga battaglia portata avanti dalle Associazioni Pendolaristiche, tra l’altro, la stessa Magistratura ha riconosciuto, mediante una sentenza del Giudice di Pace di Genova del 2008, i danni biologici dovuti ai ritardi ed ha imposto ha imposto a Trenitalia il pagamento di un’ammenda a titolo di rimborso a seguito della denuncia di una signora.”
“Nel 2005 – prosegue – quando a seguito dell’Accordo tra Regione e Trenitalia vennero soppressi gli Interregionali e si procedette a modificare il cadenzamento dei convogli, la stessa Società ferroviaria annunciò che si considerava come obiettivo primario l’abbattimento dei ritardi. Eppure a cinque anni di distanza non sembra che la situazione non sia un gran che migliorata.”
“Chiedo di sapere – ha concluso l’azzurro – l’ammontare delle ore di ritardo accumulate nel 2009 dai treni locali e da quelli a lunga percorrenza che attraversano la nostra Regione e la percentuale di quelli in ritardo sul totale. Al fine di verificare se Trenitalia ha mantenuto o meno le proprie promesse, promesse, fra l’altro, pagate profumatamente dalla nostra Regione intendo sapere se la situazione dei ritardi negli ultimi cinque anni sia in calo o in aumento. Sarebbe a questo fine opportuno prevedere una collaborazione con le Associazioni di Pendolari per eseguire un monitoraggio costante ed obiettivo dei ritardi per avere una reale conoscenza del problema”.