L’ok della giunta provinciale alla realizzazione del terzo ponte sul Po approda a Roma. Questa mattina l’assessore provinciale alle Infrastrutture e alla viabilità Sergio Bursi ha portato il parere favorevole dell’amministrazione di via Garibaldi (condizionato ad alcune prescrizioni) al ministero di via Nomentana nel corso della conferenza dei servizi per la nuova infrastruttura. Con l’assessore anche il dirigente servizio gestione e manutenzione strade Davide Marenghi.
“L’opera – ha spiegato Bursi – è fondamentale per garantire un’alternativa alla viabilità nella bassa piacentina e un ulteriore accesso alla Lombardia. Ad oggi il passaggio è garantito da due soli ponti di cui uno, quello di Cremona, è vecchio di cent’anni e l’altro, a Castelsangiovanni, si trova a oltre cinquanta chilometri di distanza. Affiancare un’ulteriore infrastruttura consentirebbe di snellire la viabilità e di garantire una valvola di sfogo al traffico pesante, che oggi satura il ponte in ferro di Cremona. L’opera è necessaria. La giunta ha deliberato che venga subordinata alla realizzazione del collegamento tra Oppiazzi e la Cispadana, la cosiddetta variante di San Giuliano”, che – ha stabilito l’esecutivo di via Garibaldi – dovrà essere preliminare all’apertura al traffico del nuovo raccordo autostradale nella sua configurazione definitiva. La variante è stata ritenuta prioritaria rispetto a tutti gli altri collegamenti in progetto tra il raccordo autostradale e la viabilità provinciale esistente. Attualmente questi collegamenti sono previsti in prossimità dell’autostrada A21 (zona Castelvetro, lungo la Provinciale detta “dei due ponti”) e lungo la Strada Provinciale 10 padana inferiore, prima e dopo l’abitato di Castelvetro.