Cosa nasconde il vicepresidente della Provincia di Piacenza Maurizio Parma? E perché, nel 2008, si chiese il commissariamento della sede della Lega nord piacentina con la sostituzione del caporguppo del Carroccio in Regione, Parma appunto? La settimana scorsa l’ex numero due della lega regionale, Marco Lusetti, riferiva in un’intervista ad un quotidiano ducale che Parma si rese protagonista di “attività irregolari” durante il suo mandato di consigliere regionale. Se Parma ha sempre smentito, oggi saltano fuori documenti, risalenti al 2008, dove il direttivo regionale del carroccio chiedeva il commissariamento della lega nord piacentina con il deferimento del capogruppo regionale. Il motivo? È presto a dirsi ma, da quanto si evince dalle carte, sembra ci fossero irregolarità con i tessermaneti del partito piacentino e i conti non quadravano per quanto riguarda i rimborsi spese che la regione erogava all’attuale vicepresidente della Provincia. In tutto questo, anche il parlamentare del Carroccio, Massimo Polledri viene citato in una lunga lettera che i componenti del direttivo regionale hanno inviato al coordinatore regionale del partito, Angelo Alessandri. Pare infatti che Polledri, nel caso di attacchi alla sua persona su vicende legate alla Sogin di Caorso, minacciasse di “aprire il libro”, queste le sue parole, rendendo pubbliche vicende che riguardano altri esponenti del movimento. Le domande quindi si sprecano: cosa c’è da sapere attorno a questa vicenda? E perché la Lega di Piacenza doveva essere commissariata?