Enrico Forelli, che ricopriva l’incarico dal 2005 ha rassegnato le dimissioni dall’incarico, motivando la sua decisione, nella necessità di rinnovamento dell’organizzazione del partito, responsabilizzando persone nuove, più giovani e già con dimostrate capacità ed esperienze politiche. Alla presenza del segretario regionale del PdCI Mauro Alboresi, l’assemblea provinciale della Federazione dei Comunisti Italiani di Piacenza, ha eletto all’unanimità, nuovo segretario provinciale, Domenico Siciliano, operaio di 32 anni. Il Pdci ha deciso di ripartire proprio dalla Valtidone, con un impegno concreto verso il cambiamento ed un maggiore coinvolgimento del movimento operaio. Il neo segretario provinciale ha rimarcato che la sezione della Valtidone – di cui attualmente è il segretario – con il suo radicamento sul territorio deve diventare un officina politica di riferimento per l’intera provincia, per riunire tutti i comunisti sotto un unico simbolo, e per creare un nuovo grande partito capace di ritornare a contatto con la gente. L’obbiettivo principale però sarà quello di rilanciare l’intero territorio piacentino, in particolare la città di Piacenza e di avviare iniziative sul territorio per coinvolgere la gente, cercando di svolgere quella funzione sociale che deve essere il principio fondante dell’iniziativa politica dei partiti di sinistra. Siciliano sarà affiancato da un altro giovane operaio di 36 anni, Andrea Poggi, che ricoprirà l’incarico di Tesoriere. Insieme a breve individueranno le persone che comporranno la nuova direzione federale che accompagnerà il Partito verso il congresso del prossimo anno. L’assemblea ha formulato a Siciliano e Poggi gli auguri di buon lavoro. Intervenendo dopo la nomina, i due nuovi dirigenti del PdCI hanno dichiarato la loro disponibilità, garantendo impegno personale ed auspicando la collaborazione e la responsabilità collettiva finalizzata alla costruzione e allo sviluppo del partito nell’interesse comune, al fine di affrontare al meglio le lotte in difesa dei lavoratori, dei precari privati e pubblici, dei disoccupati e dei ceti più deboli di questa nostra società, che la politica liberista del Pdl e quella demagogica della Lega portata avanti dall’attuale governo di destra sta punendo esclusivamente, relegandoli ai margini della collettività ed all’incertezza del proprio futuro. Ci impegneremo a tenere saldo lo spirito di omogeneità e di partecipazione che ci ha sempre contraddistinto e cercheremo di rappresentare al meglio chi ci ha dato fiducia.