Martedì 20 novembre alle ore 21 al Teatro Trieste 34 è in programma la proiezione del documentario Voci dal silenzio. Si tratta di un’opera che raccoglie la testimonianza di eremiti che vivono in Italia.
La data al Teatro Trieste 34 è l’unica piacentina del pluripremiato documentario. Presenti alla serata i due autori Joshua Wahlen e Alessandro Seidita.
Voci dal silenzio
Documentario realizzato da Joshua Wahlen e Alessandro Seidita. La pellicola da voce a coloro che hanno scelto la solitudine e il silenzio, immersi nella natura e con un unico desiderio: la ricerca dell’infinito.
Gli autori del documentario, in proiezione al teatro Trieste34, hanno incontrato alcuni eremiti d’Italia. La parola nel film è stata data coloro che hanno scelto di non avere voce, poiché chiamati al silenzio nella solitudine vivendo spogliati delle azioni e delle parole inutili.
Sono atei, cristiani, ortodossi o legati alle discipline orientali, ma la loro filosofia di vita è simile. Si tratta di una totale sintonia con la natura e segue il ritmo delle stagioni. Un percorso dove lo stupore e la meraviglia si esprimono con un linguaggio diverso da quello umano.
La loro vocazione è quella di essere persone guidati da un’altra prospettiva. Quello che prima appariva piccolo e insignificante diventa grande ed essenziale, e così anche al contrario.
La mente turbata da pensieri e preoccupazioni viene domata dal flusso di una preghiera costante.
Gli autori si sono domandati se fosse corretto rompere il loro silenzio. Dopo le prime difficoltà, quello che li ha convinti a continuare è stata la loro disponibilità a parlare. Hanno preso telecamere e microfoni per lasciare parlare le vite degli eremiti.
I due registi si erano già avvicinati al tema anni prima, ma è stato il progetto di un fotografo, Federico Tisa, a convincerli ad andare avanti.
Coloro che hanno incontrato il vero senso dell’esistenza vivono una vita piena, di ascolto profondo, in sintonia con l’infinito. La scelta di vita sono la risposta al bisogno di tornare a sé, nella solitudine, per risintonizzarsi con Dio e aprirsi alla vita.