Piovono condanne ridotte per la banda di scassinatori capace di mettere a segno diversi colpi nel piacentino durante l’estate del 2016.
Il giudice Luca Milani ha emesso otto condanne per i vari componenti della banda. Il 33enne, considerato la guida del gruppo di malviventi e un vero mago nell’aprire le casseforti tanto da essere chiamato “Dracula”, è stato condannato al termine del processo breve a sei anni e 4 mesi.
La banda aveva individuato come base una cascina tra le campagne di Podenzano, struttura nella quale i malviventi nascondevano la refurtiva subito dopo i colpi.
Sono 15 i furti accertati, commessi in pochi mesi, da giugno a dicembre 2016. In particolare venivano prese di mira abitazioni e locali di Podenzano, ma non solo. I colpi potrebbero essere molti di più, commessi anche a Piacenza e nelle province di Bergamo e Brescia.
Una banda di veri professionisti
La banda di scassinatori guidata da “Dracula” in effetti adottava qualsiasi precauzione. Essendo in tanti, i ladri entravano in azione a rotazione, in modo da non destare sospetti durante i sopralluoghi. Chi operava si muniva di walkie talkie e lasciava a casa il telefono cellulare per non lasciare alcuna traccia.
Dopo il colpo, l’autista di turno attendeva i complici lontano dall’abitazione appena svaligiata in modo da confondere ancora di più eventuali testimoni. Insomma, veri e propri fantasmi, da qui il nome dell’operazione “Ghost”.
Proprio nel 2016, però, i residenti di Podenzano hanno iniziato a lamentare un’escalation di furti innaturale che ha spinto i carabinieri a sospettare la presenza di una banda radicata sul territorio.