Riceviamo e pubblichiamo la nota di Silvio Bisotti, segretario provinciale del Pd, sulla questione del nuovo ospedale.
Il Sindaco di Piacenza e Presidente della Provincia Patrizia Barbieri con la firma del protocollo d’intesa di oggi certifica formalmente e finalmente di volere un nuovo ospedale per i piacentini. È una buona notizia. L’obiettivo è tanto importante che ci auguriamo convintamente che vengano superati gli ostacoli fino ad ora emersi o fatti emergere. Ci riferiamo ai tempi, quasi due anni per arrivare a decidere che l’USL stenda un progetto di “prefattibilità”, che peraltro l’Azienda dovrebbe già avere pronto, e faccia una proposta per la destinazione dell’attuale polichirurgico e relativa parte storica. Non era un percorso “scontato” su cui puntare da subito senza tatticismi e tentativi di scaricare responsabilità da parte del Comune nei confronti di Regione e USL?
Però una decisione importante il Comune l’ha presa in questi mesi e il protocollo di oggi lo attesta. Ha deciso che le aree pubbliche a suo tempo segnalate non siano idonee e si è assunto la responsabilità di uscire dal protocollo d’intesa che individuava nella caserma Lusignani o nell’ex Pertite le possibili destinazioni per il nuovo ospedale. La città ne ha preso atto. L’auspicio è che a questo punto non ci siano più tentennamenti e in particolare che il percorso per individuare l’area privata idonea sia trasparente e lineare e come ha anticipato il Sindaco sia ineccepibile sotto il profilo della convenienza economica rispetto ai possibili costi di un’area pubblica. Perché il confronto sarà inevitabile e non potrà basarsi su cifre annunciate in modo estemporaneo come ha fatto il Sindaco nei giorni scorsi stimando costi per l’utilizzo della ex pertite in cinque milioni di euro, sulla base non si sa di quali calcoli o stime. Buon lavoro quindi per un’azione sinergica tra le istituzioni coinvolte che, al di là delle maggioranze politiche che le governano, auspichiamo remino tutte nella stessa direzione. Il protocollo prevede tra l’altro l’istituzione di un collegio di vigilanza: ben venga, sarà lo strumento di garanzia per i cittadini. Noi faremo la nostra parte in città e laddove i cittadini ci hanno eletti a rappresentarli.