Inquinamento, Fiazza e Piroli (Pd): “Censire i caminetti a legna con scarsa efficienza”

Torna la stagione fredda e si riaccendono i camini. A tal proposito, i consiglieri comunali Christian Fiazza e Giulia Piroli (Pd) – a fronte delle «forti proprietà inquinanti del riscaldamento a biomassa» – esprimono «perplessità sull’immobilismo della Giunta Barbieri per censire tutte le stufe a legna in città e individuare così gli impianti non efficienti e non a norma», stando ai canoni di rendimento e ai divieti previsti dal Piano aria integrato regionale (in vigore dal 1 ottobre 2018 al 31 marzo 2019). Il pacchetto di misure dell’Emilia-Romagna, infatti, blocca l’utilizzo dei sistemi di riscaldamento a biomassa con un’efficienza inferiore a due stelle per chi vive nei comuni situati a un’altitudine inferiore a 300 metri dal livello del mare e nelle abitazioni in cui è presente un sistema alternativo di riscaldamento domestico. «Il fumo prodotto dalle stufe a legna e pellets al di sotto di certe asticelle di efficienza può essere altamente nocivo per la salute umana. Diversi studi hanno sottolineato il contributo dalla combustione delle biomasse all’aumento degli agenti inquinanti nell’aria, soprattutto in città durante la stagione invernale. L’assessore all’ambiente Paolo Mancioppi ci aveva rassicurati che ad ottobre avrebbe partecipato a una riunione in Regione per discutere questa tematica, e che ci avrebbe prontamente aggiornati. Ad oggi, però, non abbiamo ancora saputo nulla. C’è stato un incontro istituzionale e, nel caso, qual è stato l’esito?». Perciò Fiazza e Piroli insistono su questa problematica, come peraltro già fatto qualche mese fa, determinati a «spronare l’amministrazione comunale a mettere in atto iniziative di controllo, prevenzione e sensibilizzazione a tappeto nell’interesse dell’intera collettività».

Radio Sound