Giancarlo Tagliaferri pungola la Giunta sullo smart working: “L’attenzione della Regione dovrebbe essere rivolta al problema degli autobus che vengono dimezzati nel mese di agosto mentre i dipendenti ‘poco smart’ e molto normali continuano a venire puntualmente al lavoro”.
La dura replica del capogruppo di Fratelli d’Italia, che si è anche detto “orgoglioso del fatto che l’Assemblea non abbia aderito al progetto”, arriva durante il question time in cui proprio l’esponente di Fdi ha chiesto delucidazioni all’esecutivo sulle ragioni per cui “la sperimentazione dello smart working non sia stata realizzata utilizzando la platea di dipendenti che già usufruiscono del telelavoro”.
Quesito a cui l’assessore Sergio Venturi ha replicato spiegando come “l’individuazione dei soli telelavoratori avrebbe ridotto la portata della sperimentazione. E’ stato però previsto dalla delibera la possibilità di assorbire all’interno dello smart working alcune tipologie di telelavoratori”. E ha aggiunto: “Siamo gli ultimi in Europa su questo tema. Io personalmente sono molto favorevole e in un periodo in cui i dati sulla natalità ci posizionano agli ultimi posti a livello mondiale, qualsiasi possibilità di far conciliare lavoro e vita privata è ben accetta”.
Lo smart working, ha ribattuto Tagliaferri, “è il sogno di ogni teenager: al dipendente che ne beneficia non solo è garantita la possibilità di lavorare in più luoghi, così se la necessità del dipendente è quella di lavorare in spiaggia nessuno potrà dire niente, ma gli viene anche fornito un simpatico zainetto dotato di computer ultraleggero, cuffie ad alta definizione e smartphone con 20 giga mensili di traffico internet”.