Tra polemiche e provocazioni, in particolare da parte degli ex gestori, ha riaperto i battenti Spazio 4. Anzi, Spazio 4.0. Questa mattina l’assessore alle politiche giovanili Luca Zandonella ha impugnato le forbici e tagliato il nastro salutando il nuovo corso dell’area verde di via Manzoni: “Inauguriamo oggi, ma in realtà Spazio 4.0 è attivo già da alcuni giorni. Non a caso ieri si sono presentate alcune madri interessate a conoscere eventuali attività e proposte per i propri figli. Sarà uno spazio aperto a tutti e siamo felici di essere riusciti a mantenere viva questa realtà risparmiando soldi pubblici”. Già perché se la passata gestione aveva a disposizione 60mila euro, gli attuali responsabili ne avranno 20mila. Un taglio che però non spaventa Placentia Superba, l’associazione (che a sua volta raccoglie numerose realtà del territorio) vincitrice del bando comunale: “Il 30 maggio inizieremo ospitando Povia, è già ricco il calendario di appuntamenti e abbiamo già preso contatti con altri artisti. Siamo carichi ed entusiasti” spiegano Alex Gazzola e Fabrizio D’Isanto.
Non spaventano nemmeno le polemiche degli ex gestori e dei frequentatori più affezionati: “Vogliamo chiarire una cosa. Spazio 4.0 non è di nostra proprietà, è una realtà pubblica, finanziata con soldi pubblici. Una realtà che noi abbiamo preso in gestione vincendo regolarmente un bando. Ripeto, parliamo di uno spazio pubblico: per questo motivo chiediamo a chi ci contesta di poter lavorare in tranquillità, per rispetto almeno nei confronti dei piacentini”.
Durante l’inaugurazione erano presenti alcuni membri della passata gestione e a un certo punto due ragazzine si sono avvicinate all’assessore Luca Zandonella con un tapiro d’oro in stile Striscia la Notizia: “Questo è per la grande figura di mer…a che ha fatto”. “E voi siete le benvenute a Spazio 4, vi invito a partecipare alle attività invece di criticare”.
“Perchè ha tolto le educatrici che c’erano prima?”. “Non c’era alcun obbligo contrattuale” risponde Zandonella.
Dopo una pausa, le due ragazzine consegnano finalmente il tapiro all’assessore che risponde: “Lo metteremo in bella vista in una delle stanze della struttura e vi rinnovo l’invito a partecipare”.
“A noi non interessa” commentano le due ragazzine allontanandosi.